I militanti dello Stato islamico (Is) potrebbero lanciare un attacco terroristico spettacolare in Europa per vendicare il loro leader Abu Bakr al-Baghdadi, che secondo più fonti avrebbe riportato lesioni spinali in un raid della coalizione sull'Iraq e sarebbe stato costretto a lasciare la guida del movimento al fedelissimo Abu Alaa al-Afri. E' quanto teme una fonte d'intelligence occidentale, citata dal sito del quotidiano Daily Mirror.
Il ferimento e l'uscita di scena di al-Baghdadi - notizia al momento ancora non confermata da fonti ufficiali - "è un duro colpo contro l'Is", ha spiegato la fonte d'intelligence, rimasta anonima. "Ma può essere sostituito e il gruppo non è affatto sconfitto - ha aggiunto - Anzi rappresenta una minaccia molto concreta per il resto del mondo e potrebbe effettuare un attacco in Europa".
Secondo la fonte citata dal quotidiano britannico, anche la Gran Bretagna, per via della partecipazione in prima linea ai raid della coalizione anti-Is in Siria e Iraq, è ad "altissimo rischio di essere attaccata".
Ieri il quotidiano britannico Guardian ha rivelato che al-Baghdadi sarebbe attualmente curato da due medici fedeli all'organizzazione in un covo segreto, ma avrebbe ormai ceduto la leadership dello Stato islamico a causa delle sue precarie condizioni di salute. Addirittura alcune fonti indicano che sarebbe sul punto di morire.
Il leader iracheno sarebbe stato colpito in un raid americano nel nord-ovest dell'Iraq avvenuto due mesi fa. Nell'attacco eseguito con un missile Hellfire ad al-Baaj, a nord di Mosul, sarebbero morte tre persone che viaggiavano su un'auto insieme ad al-Baghdadi.
Sempre secondo il Guardian, le redini dell'Is sarebbero state prese da al-Afri, un iracheno originario di Tal Afar, località nella provincia di Ninive. Al-Afri, un tempo professore di fisica, è diventato emiro di al-Qaeda in Iraq nel 2010. Conosciuto con il nome di battaglia di Abu Suja, è attualmente il responsabile della gestione delle province irachene in mano all'Is.