Da 500 a duemila dollari per una schiava sessuale
Sono circa un centinaio le donne di nazionalità siriana vendute come schiave dallo Stato Islamico (Is) in un mercato di Falluja, nella provincia di al-Anbar nell'Iraq occidentale. Lo rende noto il ministero iracheno per i Diritti Umani spiegando che ''bande dell'Is hanno creato a Falluja un mercato per schiave e schiave del sesso. Un centinaio le donne siriana portate in un mercato vicino alla moschea di Falluja, che apre tutti i giorni dopo l'Iftar (il pasto serale dei musulmani per interrompere il digiuno quotidiano durante il Ramadan, ndr) e vende le donne per prezzi che variano dai 500 ai duemila dollari con il pretesto del matrimonio per il Jihad''.
Inoltre, in un comunicato ottenuto da Shafaq News, il ministero scrive che ''i criminali dell'Is hanno ucciso, fucilandoli nella pubblica piazza, due ragazzi e un bambino di nove anni insieme a sua madre nel distretto di al-Askari'' a Falluja. Il comunicato afferma poi che ''nello stesso quartiere l'Is ha giustiziato altri due ragazzi e rapito due donne che stavano cercando di fuggire da Hawija con l'intento di usarle come scudi umani''.