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Difesa, Grosseto in campo per salvare i cavalli del Cemivet

Ordine del giorno in Comune per sensibilizzare il ministro e i vertici militari ed evitare il trasferimento a Montelibretti dell'allevamento del Centro Militare Veterinario: "Spreco di denaro pubblico e posti lavoro a rischio"

Difesa, Grosseto in campo per salvare i cavalli del Cemivet
06 maggio 2024 | 23.45
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Un ordine del giorno per sensibilizzare il ministro della Difesa e i vertici militari al fine di evitare il trasferimento a Montelibretti dell'allevamento cavalli del Centro Militare Veterinario di Grosseto, struttura nata nel 1870, che riveste un ruolo essenziale per la città sia dal punto di vista del territorio che occupazionale. A presentarlo il consigliere comunale della Lega Salvini Premier Gino Tornusciolo, che ricorda come il Cemivet sia "rimasto l'unico centro in tutta Italia in cui si allevano i cavalli che vengono utilizzati dall'Esercito Italiano per scopi istituzionali, dall'attività sportiva agonistica alla rappresentanza militare e all'addestramento degli allievi delle accademie e militari". L'odg, firmato anche da altri consiglieri comunali, sarà discusso nel prossimo consiglio.

"Non vi è nessun altro posto in Italia con tali caratteristiche, l'unicità del posto, dei terreni e della superficie a disposizione rendono li Cemivet unico nel suo genere e non replicabile in nessun altro territorio", si sottolinea nell'odg, spiegando che, "per spazi e numero di nascite, rappresenta l'allevamento equino più importante su scala nazionale, coniugando la tradizione del cavallo con le più moderne tecnologie e metodologie di allevamento".

Tornusciolo ricorda che da anni è in atto "un progetto di razionalizzazione del comparto equestre che vedrebbe la città di Grosseto privata di un così importante allevamento, il tutto a scapito della spesa pubblica in quanto si andrebbe a replicare la costruzione di scuderie e strutture che già esistono presso li Centro Militare Veterinario e che da sempre assicurano in modo eccellente le esigenze dalla Forza Armata, avendo addirittura le potenzialità per aumentare i numeri richiesti di produzione di puledri".

Già in passato, si sottolinea nell'odg, li Centro Militare Veterinario "si è visto depauperato di un'articolazione importantissima come 'La scuola di Mascalcia' che da Grosseto è stata trasferita al Centro Militare di Equitazione di Montelibretti, con una spesa da parte della difesa di soldi pubblici per impiantare ex novo l'intera struttura che era perfettamente operante in Grosseto e che rappresentava l'unico ente formatore ni Italia di corsi per maniscalchi aperti anche al personale civile". Ora "il progetto di razionalizzazione del comparto equestre prevede lo spostamento dell'intero parco fattrici e puledri da Grosseto a Montelibretti che svuoterebbe e snaturerebbe lo stesso Centro Militare Veterinario li quale grazie al suo allevamento garantisce la perfetta gestione di 590 ettari di terreno creando un connubio perfetto tra li territorio maremmano e l'esigenza della Forza Armata".

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