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TAR Lazio, non è valido il TFA sostegno in Romania

28 marzo 2024 | 15.43
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in collaborazione con Titolispagna

Pessime notizie per il riconoscimento del TFA sostegno in Romania: per il Tribunale Amministrativo del Lazio con sentenza pubblicata il 18 Dicembre 2023, non è valido per le incolmabili differenze formative con il percorso italiano.

La sentenza n.19084 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio il 17 ottobre 2023 e pubblicata il 18 Dicembre dello stesso anno, ha messo nero su bianco la netta disparità tra il percorso di specializzazione per il sostegno svolto in Romania e l’iter ufficiale previsto dalla normativa italiana (inserita nel DM 30-9-2011).

Esprimendosi in materia di validità delle abilitazioni professionali, infatti, il TAR ha delegittimato la regolarità in Italia del TFA svolto in Romania, che non può essere considerato abilitante all’esercizio della professione di docente di sostegno.

La sentenza n. 19084 del TAR Lazio, nello specifico, ha respinto il ricorso presentato da un’aspirante docente contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in seguito al mancato riconoscimento del sostegno in Romania.

Disparità tra TFA in Romania e percorso italiano

La decisione del MIM di non validare in Italia il titolo conseguito fuori dal territorio nazionale, precisamente, si riferisce al titolo ottenuto dalla docente presso l’Università “Dimitrie Cantemir” di Tirgu Mures in data 25 giugno 2018.

Con il provvedimento n. 261 del 24 febbraio 2023, il Ministero ha respinto la richiesta di validazione del TFA svolto in terra rumena facendo riferimento alla direttiva 2005/36/CE modificata dalla direttiva 2013/55/UE. Dopo una meticolosa valutazione dei due percorsi, infatti, il MIM ha evidenziato numerose differenze dal punto di vista quantitativo e qualitativo, tanto da affermare che dalle:

“verifiche eseguite è emerso che le conoscenze complessivamente possedute dall’istante, risultanti dal complesso di diplomi e di attestazioni da esso posseduti, nonché dal complesso di esperienza professionale maturata sia in Italia che in Romania, non soddisfano, nemmeno parzialmente, le condizioni per accedere all’insegnamento, in Italia, in qualità di insegnante specializzato sul SOSTEGNO”.

La decisione del TAR del Lazio

A confermare la decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito relativamente al riconoscimento del TFA in Romania è stato anche il TAR del Lazio, nonostante la docente avesse impugnato la decisione ministeriale in virtù dell’assenza di misure compensative finalizzate a perfezionare in Italia il conseguimento del titolo estero.

La delibera del MIM, come ribadisce il TAR, è pienamente conforme a quanto stabilito dal Consiglio di Stato in merito al confronto tra le competenze attestate da tali titoli e le qualifiche e le conoscenze richieste dalla legislazione italiana, in modo da evidenziare i requisiti di accesso alla professione regolamentata di insegnante. Evidenziando anche notevoli carenze del percorso rumeno per quanto concerne il tirocinio e lo svolgimento di attività di laboratorio, il TAR ha dato ragione al MIM motivando la delibera con queste parole:

“Il Ministero è giunto alla decisione finale di negare il riconoscimento solo dopo aver effettuato la suddetta comparazione, all’esito della quale ha riscontrato incolmabili differenze sotto vari profili tra la formazione sul sostegno conseguita all’estero e quella prevista dalla normativa italiana per l’accesso all’insegnamento in qualità di insegnante specializzato sul sostegno".

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