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Droga, dalla strada alla Rete: 1 mld giro d'affari su deep web

16 aprile 2014 | 16.18
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Droga, dalla strada alla Rete: 1 mld giro d'affari su deep web

Roma, 16 apr. (Adnkronos Salute) - Il mercato della droga cambia faccia: lo spaccio su strada lascia il campo al mercato online, meglio se nascosto come il deep web. Un'operazione internazionale della Fbi (Federal bureau of investigation) americana, che ha coinvolto anche le forze di polizia italiane, ha portato alla luce un giro d'affari intorno al miliardo di euro. E più di un milione di transazioni di soggetti che hanno acquistato o venduto droga, italiani compresi. A scattare la fotografia sul mercato delle sostanze stupefacenti sulla darknet - il lato oscuro di internet, in cui si accede e si naviga in forma anonima - è Lorenzo Agostini, vicequestore aggiunto della Polizia di Stato e direttore della sezione Drug online della Direzione centrale per i servizi antidroga.

I SEQUESTRI - La lotta allo spaccio di droga sul web, in Italia, si fa sempre più serrata. Nei primi tre mesi del 2014, grazie al lavoro della sezione Drug@online della Direzione centrale per i servizi antidroga - una squadra composta da poliziotti, carabineri e finanzieri, specializzata nel contrasto al mercato online delle droghe - sono stati messi a segno 30 sequestri: Lsd in fiale, sostanze allucinogene come funghi, hashish e anche alcune coltivazioni di marijuana. A fare il punto sulle operazioni messe in atto dalle forze dell'ordine in questi primi tre mesi dell'anno è Lorenzo Agostini, vicequestore aggiunto della Polizia di Stato e direttore della sezione Drug online, che all'Adnkronos Salute spiega: "L'80% dei sequestri ha permesso" il ritrovamento di "ulteriori quantità di droga, anche coltivazioni di cannabis. Chi acquista - spiega il vicequestore - in molti casi non è un semplice consumatore". Tra le sostanze che negli ultimi anni sono finite nella rete dei sequestri, oltre a cocaina, hashish, piantagioni di cannabis, anche molte droghe sintetiche, come l'anfetamina. E ancora: chetamina, mefedrone e Gbl, chiamata pure la 'droga dello stupro'. "Si tratta - spiega Agostini - di uno stupefacente composto da alcuni principi attivi che vanno ad intaccare un'area del cervello inibendo la memoria. E' molto utilizzato perché ne bastano poche gocce: dunque, a un costo minore di tante altre sostanze, dà gli stessi effetti stupefacenti". E in effetti è fra le droghe più sequestrate: nel 2011, per esempio, ne sono stati rintracciati ben 35 litri.

LEGGI UNIFORMI - Leggi più uniformi con gli altri Paesi per vincere la sfida contro lo spaccio di droga su internet. A chiedere un intervento, "a livello internazionale", sulle norme in materia di lotta alle sostanze stupefacenti è Lorenzo Agostini, vicequestore aggiunto della Polizia di Stato e direttore della sezione Drug online, che all'Adnkronos Salute precisa: "Credo sia opportuno, se si vuole accelerare di molto il raggiungimento di obiettivi importanti, come il contrasto di questo fenomeno".

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