Negli ultimi quattro giorni oltre 6.500 persone, a bordo di oltre quaranta imbarcazioni sovraffollate, sono state soccorse dalla Marina Militare Italiana nel Mediterraneo, al largo delle coste della Sicilia e della Calabria. Le persone soccorse sono state sbarcate in diversi porti della Sicilia, tra cui Augusta, Catania, Porto Empedocle, Messina, Pozzallo e in Calabria a Roccella Jonica.
Si tratta di migranti e richiedenti asilo, spiega in una nota l'Unhcr, tra cui un gran numero di donne e bambini, compresi neonati e minori non accompagnati. Sono partiti da Zwara in Libia, molti in fuga da violenze, conflitti e persecuzioni. I principali paesi di origine sono Siria, Eritrea, Somalia, Nigeria, Gambia, Mali e Senegal.
Il Mediterraneo ''è una delle rotte marittime più percorse al mondo, e allo stesso tempo rappresenta una frontiera pericolosa per molti richiedenti asilo che cercano di trovare la salvezza in Europa''. La protezione dei rifugiati che viaggiano attraversano il mare Mediterraneo in cerca di salvezza ''pone sfide complesse''. L'Unhcr ''continua a sollecitare gli Stati affinchè collaborino per salvare le vite in mare e, allo stesso tempo, mettano a punto vie legali alternative, anche nei Paesi di transito, per evitare che migliaia di persone rischino la propria vita in questi viaggi pericolosi''. (segue)