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Milano, omicidi a picconate: per Kabobo 20 anni di carcere

15 aprile 2014 | 12.21
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Milano, omicidi a picconate: per Kabobo 20 anni di carcere

Il gip di Milano Manuela Scudieri ha condannato Adam Kabobo a 20 anni di carcere più 3 di ospedale psichiatrico giudiziario come misura di sicurezza. Il ghanese è responsabile di aver ucciso a colpi di piccone tre passanti in zona Niguarda a Milano.

Il giudice nel quantificare la pena ha calcolato come unico sconto solo quello previsto dal rito scelto e dalla semi infermità mentale diagnostica dal perito che ha ritenuto comunque Kabobo parzialmente capace di intendere e volere al momento del fatto, malgrado soffra di schizofrenia paranoide. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 45 giorni.

Era l'11 maggio scorso quando Kabobo colpì ripetutamente le vittime che non conosceva. Alle famiglie delle vittime, parti civili nel processo che si è svolto con rito abbreviato, sono state riconosciute delle provvisionali come risarcimento.

Andrea Masini, figlio di una delle tre vittime di Kabobo, annuncia il ricorso in appello perché, dice, la condanna è "insufficiente, sei anni e mezzo per ciascuna vittima. Una sentenza scontata, "ero già preparato, ma gli anni inflitti sono veramente pochi e in un Paese normale avrebbe dovuto scontare l'ergastolo o la pena di morte".

Quanto al risarcimento "mio padre non si monetizza e dovrebbe risarcirci non Kabobo, che è nullatenente, ma lo Stato che ha permesso l'ingresso di un clandestino".

Reazioni anche dal mondo politico. Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, ha scritto su Facebook: "Kabobo semi-infermo di mente condannato a soli venti anni di galera, Berlusconi ai servizi sociali, 19mila clandestini sbarcati di recente, 21 indipendentisti ancora in galera senza aver fatto male a nessuno. Che schifo. Io - prosegue - non mi arrendo e non perdo la speranza, io lavoro per lasciare ai miei figli un futuro migliore".

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