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Legale di Scajola: “E’ sereno dopo l’interrogatorio”. Martedì probabile rientro in Italia di Chiara Rizzo

Padre Vittorio Trani, cappellano del penitenziario, racconta lo stato d’animo e le giornate dell’ex ministro, arrestato con l’accusa di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena. Per motivi di sicurezza, non potrà partecipare alla messa

Legale di Scajola: “E’ sereno dopo l’interrogatorio”. Martedì probabile rientro in Italia di Chiara Rizzo
17 maggio 2014 | 10.44
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“Scajola sta bene, è sereno e tranquillo”. A dirlo all’Adnkronos è l’avvocato Elisabetta Busuito, che insieme a Giorgio Perroni assiste Claudio Scajola, riferendo di un nuovo incontro che sabato la difesa ha tenuto con l’ex ministro, arrestato l’8 maggio scorso per favoreggiamento nella latitanza di Amedeo Matacena. ”I contenuti della richiesta di custodia cautelare sono precedenti all’interrogatorio che si è svolto venerdì in carcere, sono superati”, precisa l’avvocato Busuito, sottolineando che molti punti sono stati chiariti venerdì, quando Scajola è stato sentito per sei ore dal sostituto procuratore nazionale antimafia Francesco Curcio e il pm della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo che coordinano l’inchiesta. I contenuti dell’interrogatorio, che si è svolto nel carcere di Regina Coeli, sono stati secretati. I legali di Scajola incontreranno nuovamente l’ex ministro martedì prossimo.

Scajola vive in una cella singola di dodici metri quadrati in uno spazio tipo open-space. Si tiene informato di quanto accade all’esterno attraverso la televisione e la lettura dei giornali e, nei momenti di maggior sconforto, prega in cella con i cappellani del penitenziario e può contare sul loro conforto spirituale. Prega e può fare la comunione: una sorta di messa in disparte senza accedere alla cappella.

Il mondo addosso - ”Ci siamo già incontrati alcune volte”, spiega all’Adnkronos padre Vittorio Trani che, senza rivelare troppo, accenna allo stato d’animo dell’ex ministro. “Quando uno entra in carcere, il mondo ti crolla addosso. E’ così anche per lui ovviamente ma il nostro ruolo - chiarisce - così come il percorso educativo che siamo chiamati a portare avanti, è uguale per tutti. Ogni detenuto per noi è uguale all’altro”.

Domenica Claudio Scajola, cattolico praticante, pregherà certamente nella sua cella ma, per comprensibili motivi di sicurezza, a quanto riferiscono, fanno sì che non potrà accedere alla messa domenicale che si celebra nella cappella. Potrà comunque incontrare il sacerdote nella cella, sfogarsi con lui e pregare. “Il nostro è un ruolo educativo - conclude padre Trani - e questa è la missione che siamo chiamati a svolgere anche con Scajola”.

Martedì probabile rientro di Chiara Rizzo in Italia - Chiara Rizzo, moglie di Matacena, potrebbe rientrare in Italia martedì prossimo. Uno dei suoi legali, l’avvocato Carlo Biondi di Genova, ritiene “probabile anche se non certo” che sia martedì il giorno dell’estradizione. Il 13 maggio scorso il Parquet Général di Aix-en-Provence ha ricevuto dall’Italia la documentazione tradotta necessaria per l’estradizione; d’altra parte la Rizzo ha dichiarato di non opporsi alla richiesta e di voler tornare in Italia. Chiara Rizzo era stata arrestata domenica scorsa, appena sbarcata all’aeroporto di Nizza, proveniente da Dubai. La Rizzo, che attualmente si trova nel carcere di Marsiglia, dovrebbe essere consegnata alle autorità italiane a Ventimiglia per essere trasferita nel carcere femminile di Genova-Pontedecimo o direttamente in quello di Reggio Calabria.

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