Il primo cittadino spiega all'Adnkronos di aver assunto l'iniziativa dopo aver scritto all'Arpa "chiedendo se ci sono effetti sulla salute e l'Arpa ha risposto che non era sua competenza". Una analoga domanda, ha continuato Ippazio Stefano, è stata rivolta alla Asl secondo cui "c'è la possibilità di risvolti negativi sulla salute"
Il sindaco di Taranto Ippazio Stefano rientra in campo sulla questione Ilva con un'ordinanza nella quale chiede interventi su acque e vapori prodotti dal trattamento della ghisa. Il primo cittadino spiega all'Adnkronos di aver assunto l'iniziativa dopo aver scritto all'Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) "chiedendo se ci sono effetti sulla salute e l'Arpa ha risposto che non era sua competenza". Una analoga domanda, continua Stefano, è stata rivolta alla Asl che ha risposto scrivendo "che c'e' la possibilità di risvolti negativi sulla salute".
Di qui la decisione del sindaco di emettere un'ordinanza in cui invita l'Ilva "ad avviare entro 30 giorni un monitoraggio ambientale degli inquinanti aerodispersi nei reparti Afo/Saf e Ome/Mua, concordando con Arpa Puglia e Asl Taranto tecniche, modalità e obiettivi del medesimo", di "avviare entro 30 giorni, di concerto con Arpa Puglia e Asl Taranto, le attività volte alla realizzazione di un idoneo sistema di raccolta e trattamento in loco delle acque meteoriche, di dilavamento e di raffreddamento della ghisa" e "di avviare, di concerto con Arpa Puglia e Asl Taranto, le attività volte alla realizzazione di un migliore sistema di captazione e trattamento dei vapori'' creati dallo stesso trattamento.