L'uomo, considerato il tramite della 'ndrangheta per gli appalti nel torinese, aveva tentato di inserirsi nella filiera dei lavori per la Torino-Lione ma era stato arrestato nel marzo 2013 senza che l'affare andasse in porto
Giovanni Toro, imprenditore edile considerato il tramite della 'ndrangheta per gli appalti nel torinese, aveva contattato Ferdinando Lazzaro, titolare di imprese che hanno lavorato alla Tav, per tentare di inserirsi nella filiera dei lavori per la Torino-Lione.
Toro era stato poi arrestato nel marzo 2013, senza che l'affare andasse in porto, e oggi e' stato colpito da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa nell'operazione dei carabinieri del Ros contro l'articolazione torinese della cosca legata ai Greco di San Mauro Marchesato (Crotone). Nelle carte Lazzaro e' indagato per smaltimento illegale di rifiuti, per essersi disfatto irregolarmente di materiale in una cava di proprieta' di Toro.