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Tumori: guarigioni raddoppiate in 40 anni, 60% ce la fa

24 luglio 2014 | 14.40
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Roma, 24 lug. (AdnKronos Salute) - Tumori, non più e non sempre 'male incurabile'. Alla fine degli anni '70 solo poco più del 30% degli italiani colpiti dal cancro sconfiggeva la malattia. Negli anni '90 si è arrivati a quasi il 47%, oggi ce la fa circa il 60%. Nel giro di 40 anni, dunque, sono raddoppiate le guarigioni dal cancro, ma la malattia fa ancora paura. Questi dati testimoniano "i risultati importanti che abbiamo ottenuto in questi anni", sottolinea Francesco Cognetti, presidente della Fondazione 'Insieme contro il Cancro' che per il primo anno di attività ha realizzato il libro, dal titolo significativo, "Il male (in)curabile. I progressi nella lotta contro il cancro e il nuovo ruolo della comunicazione", presentato questa mattina al ministero della Salute.

Nel 2013 in Italia sono stati diagnosticati 366 mila nuovi casi cancro. Il miglioramento delle percentuali di guarigione è evidente per le neoplasie più diffuse come quelle della prostata (91%), del seno (87%) e del colon-retto (64% uomini e 63% donne). Grazie ai tanti passi avanti compiuti nella lotta al cancro, aumentano gli italiani che hanno avuto la malattia e l'hanno sconfitta o cronicizzata. Erano meno di un milione e mezzo all'inizio degli anno '90, circa 3 milioni nel 2013. Nel 2020 saranno 4 milioni e mezzo, un 'esercito'.

"Il merito - commenta Cognetti - è da attribuire alle diagnosi in fase più precoce e alle terapie sempre più efficaci. Senza dimenticare le campagne di prevenzione: fino al 40% dei tumori può essere prevenuto con un corretto stile di vita. Ma l'Italia spende poco in prevenzione, collocandosi agli ultimi posti in Europa". Se aumentano i malati che guariscono o cronicizzano la malattia, "sono ancora in tanti, in troppi a non riuscire a vincere la loro battaglia per la vita. Bisogna quindi trovare nuove strade per continuare a incidere su questa malattia".

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