Giovanni Arcudi, direttore di medicina legale dell'Università Tor Vergata che si sta occupando degli esami sul corpo di Oksana Mortseniuk, uccisa domenica nella villa dove lavorava, e del suo carnefice Federico Leonelli: "Esami ancora in corso ma non credo si tratti di un delitto a sfondo sessuale"
"Oltre 40 lesioni da arma bianca su tutto il corpo hanno causato il decesso di Okasana Morteseniuk". E' quanto afferma all'Adnkronos Salute Giovanni Arcudi, direttore di medicina legale all'Università Tor Vergata che si sta occupando delle autopsie della donna ucraina uccisa domenica scorsa nella villetta del quartiere Eur di Roma, e di quella del suo carnefice, Federico Leonelli, freddato dalla polizia.
Dubbi vengono avanzati da Arcudi sulla matrice sessuale del delitto. Pur se gli esami per accertare la violenza sono ancora in corso "la mia impressione - afferma il medico - è che non si trattati di un'aggressione a sfondo sessuale. Leonelli ha continuato a pugnalare la donna anche dopo che era morta. I primi riscontri mi suggeriscono un'aggressione brutale con arma bianca".
La vittima "è stata decapitata dopo la morte, nel tentativo di fare a pezzi il cadavere per trasportarlo via".