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Ebola, allarme rientrato in Svezia: paziente ricoverato non infettato dal virus

01 settembre 2014 | 12.55
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Il caso sospetto era stato segnalato a Stoccolma, ma l'analisi sui campioni raccolti hanno escluso il contagio. In Liberia dipendenti pubblici a casa per un altro mese

INFOPHOTO - INFOPHOTO
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Sospiro di sollievo in Svezia dopo l'allarme per un caso sospetto di Ebola: il paziente sottoposto a controlli nelle ultime ore non è stato infettato dal virus. "I campioni raccolti sono stati analizzati e ora possiamo concludere che non vi è alcun segno che il paziente soffra di Ebola", ha detto Ake Ortqvist, direttore delle Malattie infettive dell'ospedale universitario Karolinska di Stoccolma.

"Quando le persone tornano con la febbre da viaggi nelle zone colpite - ha aggiunto parlando al quotidiano 'Svenska Dagbladet' - di solito si tratta di altre malattie come la salmonella, la malaria o il comune raffreddore".

Intanto in Liberia la presidente Ellen Johnson Sirleaf ha esteso per un altro mese l'obbligo, per la maggior parte di dipendenti pubblici con mansioni non essenziali, di restare a casa dal lavoro. L'obiettivo, spiega un comunicato governativo, è quello di contrastare l'ulteriore diffusione dell'epidemia di Ebola. Il leader liberiano ha assicurato, comunque, che i lavoratori continueranno a ricevere il loro salario.

Il primo stop per i dipendenti pubblici era stato annunciato il 30 luglio scorso ed era scattato il 1 agosto. Per cercare di bloccare l’epidemia anche le scuole del Paese africano sono state chiuse.

Sono guariti e sono stati dimessi i due operatori sanitari contagiati da Ebola in Liberia e trattati con il siero sperimentale ZMapp, lo stesso usato sui due volontari americani guariti dal virus. Lo ha comunicato il ministero della Sanità. Un terzo medico trattato in Liberia sempre con ZMapp non ce l'ha fatta, ed è morto la scorsa settimana. I due colleghi guariti, uno nigeriano e l'altro ugandese ma attivi in Liberia, hanno assunto il siero sperimentale dal 10 agosto, ha precisato il portavoce del ministero, John Sumo. I due medici sono stati dimessi dall'ospedale di Monrovia nel fine settimana.

Tre casi di virus Ebola sono stati finora registrati nel polo petrolifero nigeriano di Port Harcourt, dopo il decesso di un medico confermato la scorsa settimana. Lo ha reso noto il ministro della Salute Onyebuchi Chukwu. Chukwu ha detto che il dato emerge dai risultati degli esami effettuati su una donna (la moglie del dottore) e due lavoratori ospedalieri. Tutti e tre i pazienti hanno avuto contatti diretti con il medico morto a causa del virus meno di due settimane fa. Il Paese africano la settimana scorsa aveva annunciato di essere quasi privo di Ebola, ma Chukwu ha aggiunto ora che questa affermazione diventerà realtà dopo che i nuovi casi saranno gestiti e trattati con successo.

"Nessun contatto" del medico morto "a Port Harcourt ha completato il periodo di 21 giorni di osservazione. Si prevede che alcuni pazienti svilupperanno il virus, in particolare nello stato di Rivers, prima che la Nigeria veda l'ultimo caso di Ebola", ha detto in una conferenza stampa. "Il numero di soggetti sotto sorveglianza a Lagos è di 72, mentre a Port Harcourt il totale dei contatti sotto sorveglianza è pari a 199", ha detto il ministro.

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