cerca CERCA
Sabato 27 Aprile 2024
Aggiornato: 00:26
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Why Not, De Magistris contro i giudici: "Si dovrebbero dimettere". Anm: "Parole gravi". Grasso: "Applicare legge Severino"

26 settembre 2014 | 12.01
LETTURA: 7 minuti

Il sindaco di Napoli, in merito alla condanna per abuso d'ufficio, non molla e attacca: "Siamo di fronte a uno Stato profondamente corrotto". Dura replica dell'Associazione nazionale magistrati. L'ex pm in un tweet: "Resisto e lotto per la giustizia"

Luigi de Magistris (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Luigi de Magistris (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Qualcuno dice che io mi dovrei dimettere perché una sentenza di questo tipo mi ha condannato. Io credo che guardandosi allo specchio e provando vergogna quei giudici di quel tribunale si dovrebbero dimettere, non certo io che ho fatto sempre il mio dovere". Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è intervenuto in Consiglio comunale in merito alla condanna per abuso d'ufficio nel processo 'Why not'.

Perché si tratta di "una sentenza che giuridicamente fa acqua da tutte le parti". "Le sentenze devono essere rispettate, ma le sentenze vanno anche raccontate", ha aggiunto.

Dura la replica dell'Associazione nazionale magistrati, che giudica ''gravi e offensive le dichiarazioni rese dal sindaco di Napoli nei confronti dei giudici del Tribunale di Roma in relazione alla sentenza emessa nei suoi confronti''. L’Anm, prosegue la nota, ''pur non entrando nel merito della vicenda giudiziaria, osserva che le espressioni usate vanno ben oltre i limiti di una legittima critica a una sentenza perché esprimono disprezzo verso la giurisdizione''. ''Si tratta di parole tanto più inaccettabili poiché provenienti da un uomo delle istituzioni che ha per anni anche svolto la funzione giudiziaria'', aggiunge l'Anm.

L'ex pm però si difende. "Non ho fatto dichiarazioni nei confronti della Magistratura ma nei confronti della sentenza che ho diritto di giudicare inaccettabile, grave, intrisa di violazioni di legge e vergognosa". "Se l'Anm intende censurare le mie dichiarazioni ha tutto il diritto di farlo - aggiunge de Magistris - così come io ho tutto il diritto di fare critiche da persona che pensa di aver subito un'ingiustizia. Ai magistrati, tantissimi, che ogni giorno con la schiena dritta combattono la corruzione e il crimine va tutto il mio plauso e il mio appoggio. Ma la Magistratura non è un "moloch" di persone per bene, ci sono anche fior di delinquenti che non applicano la legge nel rispetto della Costituzione", conclude de Magistris.

Il sindaco di Napoli si dice "assolutamente fiducioso che questa esperienza arriverà fino alla fine". E rilancia. "Se dovesse malauguratamente arrivare la sospensione starò meno a Palazzo San Giacomo e più per strada. Farò il sindaco sospeso". "Sarebbe un'ulteriore ingiustizia - ha detto de Magistris - ma di fatto continuerò a fare il sindaco. Il vicesindaco firmerà gli atti e io farò il "sindaco sospeso" in strada, parlando con i cittadini per far capire loro che questo Paese è corrotto nelle fondamenta".

"Da domani inizieremo a pubblicare tutti gli atti relativi alle mie vicende giudiziarie affinché non siano solo i magistrati a valutare ma anche i cittadini". "Sono stato condannato per aver disposto con un decreto l'acquisizione di alcune utenze di parlamentari che un consulente aveva chiesto di acquisire, e accanto all'utenza non c'era il nome del parlamentare - ha aggiunto - quando si è scoperto ho attivato le procedure per le autorizzazioni. In un paese democratico ci si preoccupa casomai di come mai determinati parlamentari avessero determinati rapporti, e sembra paradossale che gli accusati diventino accusatori".

"Ancora una volta - ha aggiunto - non solo avverto intatta la mia forza ma se è possibile avverto un'energia ulteriore rispetto a quella che avevo prima, perché avverto ancora di più il senso di responsabilità. Quando si alza il tiro e quando non ci si piega, l'artiglieria pesante che viene messa in campo dall'altra parte diventa sempre più pericolosa. Noi non abbiamo artiglieria pesante, ma sappiamo resistere e resisteremo".

"Siamo di fronte a uno Stato profondamente corrotto", ha detto ancora l'ex pm aggiungendo: "Io sono un uomo delle istituzioni, non mi farò trascinare a non avere più fiducia nello Stato e nelle istituzioni perché so che all'interno delle istituzioni ci sono donne e uomini che sapranno riparare a queste violazioni di legge".

In mattinata, il presidente del Senato Pietro Grasso, rispondendo a una domanda sulla possibile sospensione del sindaco, aveva sottolineato: ""La legge Severino è una legge che va applicata. E' stata già applicata ad altri sindaci". "Penso sia inevitabile che sia applicata - ha aggiunto la seconda carica dello Stato a Napoli per l'inaugurazione della Fondazione Quartieri Spagnoli, - poi ci sarà naturalmente il seguito dell'appello che potrà eventualmente dare un contorno definitivo alla vicenda".

Quanto a de Magistris "valuterà al meglio la situazione e sa benissimo che, se non lo dovesse fare, ci sarebbe comunque un provvedimento da parte del prefetto non appena si renderà esecutiva la sentenza oppure si depositerà la motivazione", ha detto ancora Grasso riguardo la necessità o meno di dimissioni da parte dell'ex pm.

"Grasso è il presidente del Senato e ha tutta la legittimità ad affermare quello che dice - commenta de Magistris -. Ma chiariamo che una cosa è la sospensione e un'altra sono le dimissioni". "La sospensione è un atto tutto da vedere. Vedremo se ci saranno gli estremi e, se qualcuno si assumerà la responsabilità di una sospensione, si potrà impugnare". Le dimissioni, ribadisce il sindaco, "sono un'altra cosa. Non ci saranno perché io non solo resterò, ma continuerò a difendere questa esperienza che dà fastidio a molti. A Napoli abbiamo buttato fuori dai palazzi della politica affaristi che vogliono rimettere le mani sulla città".

"Stiamo aspettando gli atti", ha detto il prefetto di Napoli, Francesco Antonio Musolino, il quale non ha spiegato se, alla trasmissione della sentenza, sarà automatica o meno la sospensione del primo cittadino dalla carica.

Dal mondo politico però, in tanti chiedono le dimissioni di de Magistris. ''Napoli è una città ostaggio del delirio di un uomo che ha fatto il sindaco peggio di come ha fatto il pm, De Magistris deve dimettersi subito e non per la vicenda giudiziaria, ma perché ha fallito come amministratore e la sua inadeguatezza è pari solo alla sua arroganza'' dice la portavoce del gruppo Fi alla Camera, Mara Carfagna.

"Seguendo i suoi criteri, De Magistris si dovrebbe dimettere non una, ma dieci volte - afferma il deputato Ncd, Fabrizio Cicchitto-. Comunque è incredibile il meccanismo protettivo in atto. Se fosse capitato non ad un ex magistrato, ma ad un qualunque uomo politico le richieste di dimissioni ora fioccherebbero, anche perché i reati di cui si sono resi responsabili De Magistris e Genchi sono gravissimi. I guasti che questi due signori hanno combinato sono stati incredibili e adesso uno di questi continua a fare il sindaco di Napoli".

Anche la Lega va all'attacco. "'Giggino' De Magistris, sindaco di Napoli, dopo la condanna per abuso d'ufficio, dice che non si dimette, che resisterà 'perché la sua esperienza dà fastidio a molti'". Visto come è conciata Napoli, penso che dia fastidio soprattutto ai suoi cittadini! Dimissioni" afferma Matteo Salvini.

"Niente trucchi o giochi di palazzo a Napoli: De Magistris si dimetta per consentire ai cittadini di tornare a votare in primavera, quando la Campania sarà chiamata a eleggere il presidente della regione" commenta infine la presidente di Fdi-An Giorgia Meloni.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza