La moldava che la notte del naufragio della Concordia si trovava sul ponte 11 con Schettino racconta: "Il velivolo invece di caricare le persone ferite, con gambe e braccia rotte, era venuto per prendere una scatola". La donna ha deciso di parlare dopo aver lanciato un ultimatum via Facebook al capitano
Nuove rivelazioni da Domnica Cemortan, la moldava che la notte del naufragio della Costa Concordia si trovava sul ponte 11 insieme al capitano Francesco Schettino. "Quella notte arrivò un elicottero sulla nave, ma invece di caricare le persone ferite, con gambe e braccia rotte, era venuto per prendere un oggetto. Non l'ho visto personalmente, ma sapevo che doveva atterrare perché me l'aveva riferito chi aveva il contatto diretto con l'elicottero", ha riferito Domnica, intervistata a 'Mattino Cinque' su Canale 5.
Cemortan racconta che l'oggetto apparteneva a Schettino ed era contenuto in una scatola. "La Compagnia mi ha chiesto più volte se sapevo cosa ci fosse nella scatola e io ho risposto di sì", conclude Domnica senza rivelarne però il contenuto.