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Sisma L'Aquila, tutti assolti i componenti della Commissione Grandi rischi

10 novembre 2014 | 17.42
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I sette membri dell'organismo - che si riunì cinque giorni prima del sisma che distrusse il capoluogo abruzzese il 6 aprile 2009 - erano stati condannati a sei anni in primo grado . Due anni a De Bernardinis. Rabbia e forte indignazione hanno accompagnato la lettura della sentenza. Sequestrato a L'Aquila il balcone crollato da palazzo antisismico. Comitato 3.32: si smetta di ricordare L'Aquila solo il 6 aprile

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La Corte d'Appello dell'Aquila ha assolto sei dei sette membri della Commissione Grandi Rischi, l'organismo tecnico scientifico che si riunì cinque giorni prima del sisma che distrusse il capoluogo abruzzese il 6 aprile 2009. In I grado, nel 2012, erano stati condannati a sei anni di reclusione per omicidio colposo e lesioni personali colpose. Condanna ma pena ridimensionata per Bernardo De Bernardinis: all'ex vice-capo del settore tecnico della protezione civile la Corte ha inflitto la pena - sospesa - di due anni di reclusione, assolvendolo in relazione ad alcune delle accuse.

Rabbia e forte indignazione ma anche urla e pianto da parte dei parenti delle vittime del sisma e sopratutto da parte dei tanti studenti hanno accompagnato la lettura della sentenza. "Oggi abbiamo subito un secondo terremoto", hanno commentato alcuni degli aquilani presenti in Aula, per tanti si è trattato di una sentenza "vergognosa". Per un signore che il 6 aprile ha perso il figlio sotto le macerie "in questo paese non esiste giustizia. Per fortuna che c'è quella divina di Dio che vede tutto ed esiste ancora".

I componenti della Commissione Grandi Rischi coinvolti nella vicenda giudiziaria sono Franco Barberi, all'epoca presidente vicario della commissione Grandi rischi, Bernardo De Bernardinis, già vicecapo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile, Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto Case, Claudio Eva, ordinario di fisica all'Università di Genova e Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico di Protezione civile.

''Sono stato malissimo per tutto questo tempo. Ero accusato di omicidio, ora sono stato assolto. Sono contento, spero di riprendere la mia vita. Quando le ho detto della sentenza, mia moglie si è messa a piangere'', sottolinea all'Adnkronos Enzo Boschi, professore ordinario di Sismologia all'Università di Bologna ed ex presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).

Stefano Gresta, il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha accolto "con grande soddisfazione" la notizia del proscioglimento dei componenti della commissione Grandi rischi, tra cui il dirigente di ricerca dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, già direttore del Centro nazionale terremoti, e l'allora presidente dell'Ingv, Enzo Boschi. "La pronuncia della Corte - sottolinea Gresta - dimostra che i due colleghi, presenti alla riunione del 31 marzo 2009, hanno sempre agito con correttezza, nel rispetto dei ruoli e delle proprie competenze, fornendo contributi scientifici e ribadendo contestualmente l'alta pericolosità sismica della regione Abruzzo, coerentemente con i precedenti comunicati trasmessi dall'ente".

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