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Scontri Tor Sapienza, aperta inchiesta. Marino: "Quartiere sarà presidiato". Salvini: "Ci andrò" /Video

12 novembre 2014 | 09.57
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Dopo la sassaiola di lunedì, un'altra notte di tensioni nella zona alla periferia di Roma con lanci di bombe carta e cassonetti bruciati. Uno straniero è stato aggredito nei pressi di via Morandi. Feriti 14 agenti, 6 manifestanti e un cameramen. Il leader leghista all'Adnkronos annuncia una visita a breve: "Mi chiamano in molti". Sabato la 'marcia delle periferie'. Paura al centro di accoglienza: ''Siamo sotto attacco pesante''

Gli scontri a Tor Sapienza (Foto Polizia)
Gli scontri a Tor Sapienza (Foto Polizia)

Nuova notte di scontri a Tor Sapienza dopo la sassaiola di lunedì. Poco dopo le 22 un gruppo di persone, alcune delle quali armate di bastoni, si è diretto verso il centro di accoglienza dei minori di via Morandi per protestare contro la presenza degli immigrati. I manifestanti hanno lanciato bombe carta contro la polizia intervenuta per contenere la contestazione. Intorno alla mezzanotte e mezzo è tornata la calma.

Sui fatti il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo ha aperto un fascicolo e ora è in attesa di ricevere un primo rapporto dalle forze dell'ordine intervenute per evitare ulteriori complicazioni. Minacce, violenza privata e danneggiamento sono i reati che la Procura potrebbe configurare in relazione all'assalto di ieri. Gli investigatori dovranno stabilire se si sia trattato di una manifestazione spontanea dei cittadini oppure se ci siano stati provocatori che hanno strumentalizzato i fatti.

La Questura, in una nota, parla di un bilancio di 14 feriti tra le forze dell'ordine e riferisce di due pattuglie "attaccate dai manifestanti in maniera violenta, con lanci che provenivano anche dalle abitazioni circostanti", che hanno costretto i poliziotti a ricorrere ai gas lacrimogeni.

In particolare, secondo la ricostruzione della polizia, due pattuglie poste per la vigilanza del Centro in via Morandi "sono state raggiunte da circa 70/80 persone", molte delle quali con il volto travisato e armate di bastoni, che "hanno iniziato un fitto lancio di oggetti contundenti e bombe carta nei confronti degli agenti e del centro stesso". Gli stessi manifestanti hanno posizionato alcuni cassonetti al centro della carreggiata impedendo l'intervento di ulteriori rinforzi.

I poliziotti raggiunti dalla sassaiola che ha danneggiato gravemente anche le automobili di servizio, si sono visti costretti ad arretrare in attesa dell'invio di altri contingenti richiesti alla sala operativa. Nel frattempo i manifestanti hanno iniziato a incendiare anche i cassonetti presenti sul posto, che i vigili del fuoco, impediti anch'essi dal fitto lancio di pietre, hanno spento con estrema difficoltà.

Le squadre del Reparto Mobile sono state attaccate dai manifestanti in maniera violenta, con lanci che provenivano anche dalle abitazioni circostanti. Per disperdere i facinorosi è stato necessario il ricorso a gas lacrimogeni. A questo punto i manifestanti si sono allontanati, disperdendosi in varie direzioni, in vie limitrofe e nelle abitazioni adiacenti.

Un agente del Reparto Mobile è stato colpito da una pietra, che gli ha provocato una grave lesione al braccio. In tutto 14 agenti sono rimasti feriti con varie contusioni e lesioni. Anche un operatore di una troupe televisiva che stava effettuando delle riprese per conto della Rai è stato ferito. Il cameramen è stato colpito alla testa da un sasso e medicato presso l'ospedale Pertini, dove ha avuto una prognosi di 8 giorni.

Feriti si contano anche tra i manifestanti. Roberto Torre, vice presidente del Comitato di Quartiere Tor Sapienza, parla all'Adnkronos di "sei manifestanti feriti" e riferisce: "C'è stata una vera guerriglia". "Siamo abbandonati, non si vede una via di uscita", denuncia. "Qui abbiamo tre centri di accoglienza di immigrati a Via Morandi, via Collatina e via Tiratelli e due campi nomadi, più una serie di campi abusivi a macchia di leopardo. Se non si alleggerisce il territorio da questi ghetti che si creano - sottolinea Torre- il problema è serio".

La tensione nel quartiere è ancora alta. In serata un congolese è stato aggredito nei pressi di viale Morandi nella zona teatro di scontri. Dai primi accertamenti sembra che l'aggressione sarebbe avvenuta a scopo di rapina. Allo straniero avrebbero tentato di rubare un tablet.

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, intanto, ha incontrato le associazioni dei cittadini di Tor Sapienza. "Dal Questore ho ottenuto l'assicurazione - ha detto - che il territorio interessato sarà presidiato centimetro per centimetro, per impedire altre violenze". ''Questa Amministrazione - ha aggiunto - non accetta che a Roma l'incolumità dei cittadini venga messa a repentaglio da un manipolo di estremisti violenti, che sfogano il proprio fanatismo lanciando blocchetti di marmo, pietre e bottiglie. Questi gesti, inaccettabili, rischiano di mettere in ombra il disagio reale e le paure dei cittadini onesti che invece hanno il diritto sacrosanto di essere ascoltati".

"Roma rifiuta l'ignobile caccia all'immigrato, che si è perfino tradotta nel tentativo di violenza su ragazzini inermi - conclude il sindaco - Nessuno in questa città deve più sentirsi insicuro nel proprio o in altri quartieri, ma tutti i romani devono poter vivere tranquilli, tanto in centro, quanto in periferia''.

Matteo Salvini, interpellato dall'Adnkronos, annuncia una visita a breve per verificare la situazione. "Ho ricevuto molte chiamate, in molti chiedono la mia presenza e quella della Lega. Ci andrò", dice il leader leghista. Salvini andrà a Tor Sapienza dopo il 23 novembre, fanno sapere dal quartier generale del Carroccio. In questi giorni, infatti, il segretario della Lega è impegnato in campagna elettorale in Emilia Romagna per le regionali.

"Tor Sapienza rappresenta il fallimento dello Stato, frutto della politica folle di una certa sinistra che permette tutto a tutti" afferma Salvini. "Ogni violenza va sempre condannata ma l'immigrazione incontrollata e il razzismo nei confronti degli italiani - che non hanno alberghi pagati - rischia di alimentare reazioni sbagliate", conclude il leader della Lega.

Le iniziative di protesta continueranno nei prossimi giorni. Il Coordinamento Ponte di Nona (Caop), il Coordinamento associazioni civiche e il Coordinamento periferie hanno lanciato per sabato 15 novembre la grande mobilitazione "Rivogliamo la nostra città". Il corteo partirà alle 10.30 da piazza dell'Esquilino per arrivare a piazza Venezia.

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