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Omicidio Scazzi: eccezioni a processo appello, decisione Corte entro 12 dicembre

21 novembre 2014 | 14.35
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La Corte di assise di appello di Taranto scioglierà la riserva entro la prossima seduta fissata per quella data sulle eccezioni di nullità di alcune ordinanze e di inutilizzabilità di alcune dichiarazioni della fase istruttoria delle indagini, presentate in particolare dalle difese delle due principali imputate, al processo per l'omicidio della 15enne Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana il 26 agosto del 2010.

Sabrina Misseri e Sarah Scazzi
Sabrina Misseri e Sarah Scazzi

La Corte di assise di appello di Taranto scioglierà la riserva entro la prossima seduta fissata, per il 12 dicembre, sulle eccezioni di nullità di alcune ordinanze e di inutilizzabilità di alcune dichiarazioni della fase istruttoria delle indagini, presentate in particolare dalle difese delle due principali imputate, al processo per l'omicidio della 15enne Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana il 26 agosto del 2010.

La difesa di Sabrina Misseri ha avanzato in aula una serie di eccezioni, in particolare sostenendo la inutilizzabilita' delle dichiarazioni rilasciate come testimone dalla giovane, condannata all'ergastolo per l'omicidio della cugina, durante la deposizione all'autorità giudiziaria inquirente del 30 settembre del 2010 nel momento in cui ancora non era indagata.

In quella fase, secondo l'avvocato Nicola Marseglia, uno dei legali di Sabrina, gli inquirenti sospettavano da tempo di lei ma il pubblico ministero, pur rinfacciandole ripetutamente e in maniera energica di stare mentendo, non ha interrotto l'audizione, non ha contestato appunto il reato di false dichiarazioni ai pm e non le ha consentito di nominare, essendo diventata indagata, un avvocato difensore. Dunque non le sarebbero state assicurate le dovute garanzie. Quelle dichiarazioni sono state utilizzate successivamente.

 Le altre eccezioni di nullità sollevate da entrambi gli avvocati, Franco Coppi e Nicola Marseglia, riguardano gli accertamenti dei Ros sulle celle telefoniche e anche parte della testimonianza di Michele Misseri nel corso dell'incidente probatorio del novembre del 2010, perchè l'uomo non sarebbe stato informato prima in modo adeguatato. All'eccezione sulle celle telefoniche si sono associati i difensori di Cosima Serrano, madre di Sabrina, anche lei condannata all'ergastolo, gli avvocati Franco De Jaco e Luigi Rella.

Il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro si e' opposta alla richiesta di inutilizzabilita' delle dichiarazioni di Sabrina del 30 settembre, sentita come testimone, poiche', ha spiegato, che in quel momento "il teste non poteva essere indagata per omicidio in quanto il corpo di Sarah non era stato ancora rinvenuto. Non ci poteva essere il sospetto di omicidio. Oggi Sabrina Misseri risponde di quel reato. Nessuno, tranne gli autori, a quella data poteva sapere che c'era stato un omicidio".

Anche l'avvocato Luigi Palmieri, uno dei difensori di parte civile della famiglia Scazzi, ha sostenuto che il 30 settembre "l'ipotesi di omicidio era solo una delle tante ipotesi al vaglio investigativo. Non e' vero che i sospetti erano concentrati su Sabrina come sostenuto dalla difesa. Non era l'unica ipotesi di lavoro".

Il 12 dicembre la Corte scioglierà la riserva anche su un paio di richieste presentate dalle difese nella scorsa udienza, in particolare quella sul sopralluogo nella casa del delitto ad Avetrana in relazione sempre alla questione delle celle telefoniche e poi sulla richiesta di ascoltare in aula il titolare del pub dove la vittima e Sabrina trascorsero la serata il giorno prima del delitto. Inoltre nella seduta del 12 si procederà al giuramento del perito che dovrà trascrivere alcune intercettazioni. 

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