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"L'assalto a Chiomonte non fu terrorismo", No Tav 'festeggiano' bloccando l'autostrada del Frejus

17 dicembre 2014 | 12.21
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Secondo la Corte d'Assise di Torino, l'attacco al cantiere dell'alta velocità del maggio 2013 non fu un atto eversivo. I quattro imputati condannati a tre anni e mezzo di carcere per danneggiamento e incendio e per violenza a pubblico ufficiale. Dopo la sentenza un gruppo di attivisti ha occupato l'A32 all'altezza di Giaglione, in Valsusa

(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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La corte d'assise di Torino ha assolto dall'accusa di aver agito con finalità di terrorismo i quattro attivisti No Tav di area anarchica a processo per l'assalto al cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte, del maggio 2013. Claudio Alberto, Niccolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi, sono invece stati condannati a tre anni e mezzo di carcere ciascuno per danneggiamento e incendio e per violenza a pubblico ufficiale.

I quattro attivisti sono stati condannati anche per aver fabbricato e portato in luogo pubblico armi da guerra, in particolare bombe molotov. La corte d'assise, presieduta dal giudice Pietro Capello, ha ritenuto di assolvere i quattro imputati dall'accusa di aver agito con finalità terroristiche con la formula "perché il fatto non sussiste". Disposta anche una multa di cinquemila euro ciascuno e l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

La corte ha riconosciuto alla sola Ltf, società responsabile dei lavori preliminari della linea ferroviaria Torino-Lione, il diritto a essere risarcita e ha disposto che i danni siano liquidati in separata sede. Nel procedimento si erano costituiti parte civile anche la presidenza del Consiglio dei ministri e un sindacato di polizia.

I legali - Alla lettura del dispositivo, il pubblico presente nell'aula bunker ha urlato "libertà libertà" e ha applaudito i difensori dei quattro imputati. "Siamo molto soddisfatti" ha detto l'avvocato Claudio Novaro parlando di "una sentenza equilibrata. Noi avevo sempre detto che c'era una sproporzione dell'accusa di terrorismo rispetto ai fatti contestati". Ora probabilmente i legali dei quattro imputati, in carcere da oltre un anno, presenteranno istanza per una sostituzione di misura.

Per 'festeggiare' un gruppo di simpatizzanti No Tav subito dopo la sentenza ha bloccato l'A32, l'autostrada del Frejus, in direzione Bardonecchia, all'altezza di Giaglione, in Valsusa, 'liberandola' solo dopo una breve manifestazione. Disagi anche su un treno regionale Milano-Torino per un gruppo di una trentina di No Tav che viaggiavano senza biglietto, scandendo slogan. Il convoglio è stato bloccato intorno alle 13 dalla Polfer alla stazione di Novara dove gli altri passeggeri sono stati fatti scendere e hanno proseguito il viaggio verso il capoluogo piemontese sul treno successivo, accumulando un’ora di ritardo. I manifestanti sono stati identificati e alla fine hanno pagato il biglietto e proseguito poi sul regionale in transito da Novara intorno alle 15.

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