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'E io pago', il 'Babà' e gli altri: ecco i botti killer da stanare prima di Capodanno

30 dicembre 2014 | 14.09
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'Panzer', 'Star war', 'Zeus', di anno in anno cambiano i nomi ma non la pericolosità dei fuochi illegali. Intensificati i controlli nelle ultime ore: sotto la lente depositi, venditori abusivi, bancarelle o aziende di importazione

Il Babà
Il Babà

'Rambo K31', 'Panzer', 'Star war', 'Zeus', 'Augusto'. Non sono titoli dei film da vedere la notte di San Silvestro ma potenti miscele esplosive pronte ad esplodere per festeggiare l'anno in arrivo. Sono infatti questi i nuovi nomi dati ai pericolosi botti che si trovano oggi sul mercato illegale. C'è poi 'E io pago' sulla scia degli artifici pirotecnici in nome della crisi che hanno caratterizzato anche le feste degli anni passati (come 'O Spread' o 'La bomba Mario Monti'). E ancora dopo la bomba di Maradona, a Napoli è la volta del 'Babà'. Ma appunto cambiano i nomi ma non la loro pericolosità e di conseguenza i danni che possono provocare per tanta forza concentrata in questi ordigni.

Per rendere l'idea della potenza di questi 'botti' di Capodanno, la Guardia di Finanza, che recentemente è intervenuta nel Cosentino per un maxi sequestro da circa tre tonnellate, ha spiegato che se l'ingente quantitativo di fuochi fosse scoppiato avrebbe illuminato il cielo per circa quattro giorni di continuo.

Soprattutto nelle ultime ore si sono intensificati i controlli, anche da parte di carabinieri e polizia lungo tutto il territorio italiano con particolare attenzione in Campania dove il fenomeno è più evidente. Sotto la lente così depositi, venditori abusivi, bancarelle o aziende di importazione. Una lunga lotta che negli ultimi giorni ha portato a sequestri importanti come nel Napoletano dove sono stati individuati tre quintali di botti e fuochi tra cui spiccavano bombe carta a forma di Babà, da cui il nome. Anche a Roma sono stati sequestrati oltre 900 Kg di fuochi, petardi e varie tutti detenuti abusivamente e in locali non idonei al loro stoccaggio.

La prevenzione in questo contesto è fondamentale: ogni anno si moltiplicano gli appelli alla prudenza e le iniziative per sensibilizzare i cittadini. Ma non sempre basta. "Il problema principale è rappresentato dal 'fai da te': c'è chi mette insieme il contenuto di diversi manufatti esplodenti per realizzare un unico ordigno esplosivo in grado di fare un 'botto' più fragoroso", dice all'Adnkronos Salvatore Timpano, sostituto commissario della Polizia di Stato e capo del Nucleo antisabotaggio della questura di Roma.

Utilizzare più fuochi pirotecnici svuotandone il contenuto per creare così un 'botto' più potente "è un'operazione molto pericolosa, perché mischiando il contenuto di vari artifici (polvere pirica, polvere nera, nitrati) si crea una miscela instabile e pericolosissima che può esplodere in qualsiasi momento", avverte l'esperto della Polizia.

Le forze dell'ordine stanno effettuando "controlli a tappeto e verifiche presso fabbriche, negozi, grossisti e aziende di importazione". L'esperto raccomanda di "acquistare prodotti certificati e solo da negozi autorizzati". E' importante non manomettere o tentare di modificare i fuochi appena acquistati, può essere veramente rischioso".

Sul versante della prevenzione, la Polizia è impegnata da anni in una serie di campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica. "Per quest'anno -spiega Timpano- abbiamo pensato a un piccolo vademecum con consigli e suggerimenti per la sicurezza, realizzando anche un cartone animato per i bambini".

Anche le pagine web istituzionali della Polizia (www.poliziadistato.it) ospitano una serie di consigli e di raccomandazioni online che mettono in guardia dal rischio costituito dall'acquisto e dalla detenzione di prodotti pirotecnici non riconosciuti che "possono essere pericolosissimi per la vita umana".

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