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Corruzione e concussione, a Roma 22 in manette tra funzionari e imprenditori

08 gennaio 2015 | 10.09
LETTURA: 3 minuti

La Guardia di Finanza scopre un "vasto sistema di corruzione". L'operazione Vitruvio individua una nuova metodologia di corruzione, le "tangenti preventive". Coinvolti a vari titolo 10 funzionari pubblici, 13 imprenditori e 5 liberi professionisti. In totale sono 28 le misure cautelari, le indagini proseguono (VIDEO)

Corruzione e concussione, a Roma 22 in manette tra funzionari e imprenditori

Un vasto sistema di malaffare, basato su sistematici accordi illeciti tra imprenditori e funzionari pubblici, i quali, in cambio di denaro o altro, avrebbero omesso atti, oppure avrebbero suggerito loro stessi quali modifiche apportare ai lavori per far ottenere al costruttore il massimo vantaggio economico, in maniera del tutto illecita. Questo quanto scoperto dai Finanzieri del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza di Roma in un'indagine avviata alcuni mesi fa, e che oggi ha portato all'esecuzione di 28 misure cautelari, di cui 22 arresti ed oltre 40 perquisizioni di abitazioni, studi privati e uffici pubblici. Disposta dalla Procura della Repubblica di Roma, l'operazione denominata 'Vetruvio', vede coinvolti a vari titolo 10 funzionari pubblici, 13 imprenditori e 5 liberi professionisti.

Tutto è iniziato da alcuni episodi corruttivi che vedevano coinvolti alcuni funzionari al lavoro presso l’Ispettorato edilizio del XIV Municipio di Roma Capitale. Funzionari preposti al controllo delle pratiche edilizie, che in cambio di denaro, hanno omesso di rilevare gli abusi riscontrati nel corso delle ispezioni ai cantieri edili.

Le indagini, particolarmente complesse, data la capillarità e la dimensione del fenomeno, sono state eseguite con intercettazioni telefoniche, pedinamenti e rilevamenti contabili e sono state, man mano, estese ad altri funzionari pubblici che lavorano presso l’ufficio tecnico del XIII Municipio di Roma Capitale e allo Spresal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Asl Roma E.

In molte conversazioni, gli indagati farebbero esplicito riferimento al pagamento di somme di denaro a favore dei funzionari responsabili dei controlli dei cantieri. E i finanzieri avrebbero anche scoperto l'uso di una sorta di “tangente preventiva” che veniva pagata per ottenere “coperture” ogni qualvolta qualcuno avesse intenzione di aprire un cantiere edile.

Oltre alla mancata contestazione degli abusi edilizi, i funzionari del XIV Municipio di Roma Capitale avrebbero compiuto gravi irregolarità nella gestione delle pratiche relative al rilascio di autorizzazioni per gli imbocchi alla rete fognaria (fondamentali per la vendita delle nuove unità immobiliari), favorendo imprenditori “amici”.

In merito ai funzionari dello Spresal dell’Asl, poi, i militari della Gdf avrebbero scoperto che non venivano contestate le irregolarità riscontrate nei cantieri relative alle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. Le indagini delle Fiamme Gialle non sono terminate e proseguono per accertare ulteriori responsabilità.

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