Alessio Burtone l'8 ottobre del 2010 colpì a morte l'infermiera Maricica Hahaianu nella stazione della metro Anagnina. L'avvocato dei familiari della donna: "Hanno saputo dalla tv della scarcerazione". E sottolinea: "E' davvero difficile spiegare ad uno straniero che questa è la legge italiana"
Torna in libertà dopo quattro anni Alessio Burtone, l'uomo che l'8 ottobre del 2010 uccise con un pugno l'infermiera Maricica Hahaianu nella stazione della metro Anagnina. Furiosi i familiari della vittima che hanno saputo dalla tv della scarcerazione. A rivelarlo è l'avvocato Alessandro Di Giovanni che assiste i parenti di Maricica e che sottolinea il disappunto.
"E' davvero difficile spiegare ad uno straniero che questa è la legge italiana - spiega l'avvocato Di Giovanni - I giudici del Tribunale di sorveglianza l'hanno solo applicata ma il problema è a monte perché si stanno depenalizzando reati socialmente pericolosi con il rischio che i cittadini non vengano più tutelati e si arrivi ad aver paura ad uscire di casa". Per il penalista "tocca al legislatore dare risposte quando accadono fatti come quello di Maricica".
Di Giovanni aggiunge d'aver parlato con un fratello della vittima il quale gli ha chiesto come è possibile che una persona accusata di omicidio sia già in libertà mentre Fabrizio Corona accusato di aver fatto delle fotografie è in carcere da anni. "Non ho saputo rispondergli", ha concluso l'avvocato.
