Michele Buoninconti avrebbe ucciso la moglie Elena Ceste in un'azione impulsiva, non premeditata. Lo spiegano i giudici del Tribunale del Riesame di Torino nelle motivazioni dell'ordinanza con cui hanno confermato il carcere per il marito della casalinga di Costigliole d'Asti, escludendo pero' l'aggravante della premeditazione. Secondo i giudici la donna e' stata "investita da una reazione improvvisa e violenta dell'indagato, piuttosto che un'ideazione criminosa rimasta ferma e irrevocabile da una sua pretesa pregressa insorgenza, di cui non vi e' traccia". La donna era sparita da casa nel gennaio 2014 ed era stata ritrovata senza vita in un canale di scolo solo a ottobre.