Intervento di monsignor Tomasi, osservatore della Santa Sede presso l'Onu a Ginevra.
La Santa Sede lancia un nuovo appello al mondo per "una moratoria globale sull'uso della pena di morte, in vista della sua abolizione": è questa la richiesta avanzata da monsignor Silvano Tomasi, osservatore permanente vaticano presso l’Ufficio Onu di Ginevra, nell'intervento alla sessione del Consiglio dei Diritti Umani, riportato da Radio Vaticana.
Ricordando quanto affermato da Papa Giovanni Paolo II nella enciclica 'Evangelium Vitae', monsignor Tomasi ha ribadito come "appaia evidente che al giorno d'oggi ci sono altri mezzi che non siano la pena di morte per difendere le vite umane dall'aggressore e per proteggere l'ordine pubblico e la sicurezza".
Citando poi Papa Francesco, ha ricordato "la possibilità dell’esistenza dell’errore giudiziale e l’uso che ne fanno i regimi totalitari e dittatoriali come strumento di soppressione della dissidenza politica o di persecuzione delle minoranze religiose e culturali". Del resto, "nessun chiaro effetto positivo della deterrenza risulta dall'applicazione della pena di morte e l'irreversibilità di questa pena non consente eventuali correzioni in caso di errori giudiziari".