Resterà nella casa circondariale di Sollicciano. E' stato arrestato il 16 marzo scorso insieme ad altre tre persone, tra cui Ercole Incalza.
Il gip del Tribunale di Firenze, Angelo Pezzuti, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per l'imprenditore Stefano Perotti, indagato nell'inchiesta della procura di Firenze sulla corruzione negli appalti delle Grandi opere. Pertanto Perotti resterà nel carcere fiorentino di Sollicciano. Sono stati i suoi avvocati difensori, Franco Coppi e Roberto Borgogno, a richiedere l'attenuazione della carcerazione. Perotti è stato arrestato il 16 marzo scorso insieme ad altre tre persone, tra cui Ercole Incalza, ex dirigente della struttura di missione del Ministero delle Infrastrutture.