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Reggio Calabria: truffa a Inps da 2 mln, denunciati 323 falsi braccianti

25 marzo 2015 | 10.20
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Tra il 2006 e il 2011 sono stati stipulati falsi contratti di fitto/comodato, con la compiacenza di dipendenti pubblici, pronti ad attestare, falsamente, la concessione di terreni di proprietà di un comune della locride, ai titolari delle aziende agricole coinvolte i quali, poi, procedevano a documentare fittiziamente, la disponibilità di fondi agricoli, in realtà inesistenti, che servivano a giustificare le predette assunzioni /Video

Reggio Calabria: truffa a Inps da 2 mln, denunciati 323 falsi braccianti

I finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno denunciato per truffa 21 titolari di aziende agricole e 323 falsi braccianti agricoli segnalando alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Catanzaro un danno erariale cagionato all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per oltre 2.000.000 di euro. I finanzieri del Gruppo di Locri, coordinati dalla Procura del Tribunale di Locri, hanno accertato che i titolari di ben 21 aziende agricole hanno assunto, a tempo determinato, 323 persone come braccianti agricoli garantendo loro l’indebita percezione di indennità previdenziali e assistenziali (indennità agricole, sussidi di maternità e malattia) per un ammontare accertato di oltre due milioni di euro. (Video)

La truffa si è realizzata, nell’arco temporale 2006-2011, attraverso la predisposizione di falsi contratti di fitto/comodato, con la compiacenza di dipendenti pubblici, pronti ad attestare, falsamente, la concessione di terreni di proprietà di un comune della locride, ai titolari delle aziende agricole coinvolte, i quali, poi, procedevano a documentare fittiziamente, all’Inps, la disponibilità di fondi agricoli, in realtà inesistenti, che servivano a giustificare le predette assunzioni.

Al termine delle indagini, i 323 falsi braccianti, insieme ai titolari delle 21 aziende agricole controllate e ai tre pubblici dipendenti coinvolti sono stati tutti denunciati alla procura di Locri per avere, a vario titolo e in concorso tra di loro, realizzato una truffa ai danni dell’ente previdenziale. A seguito dell’avviso di conclusioni indagini, gli investigatori hanno segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Catanzaro l’ammontare delle somme indebitamente percepite.

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