Un giovane, la notte scorsa, ha chiamato il 113 chiedendo aiuto. Gli agenti sono risaliti ai responsabili e hanno scoperto altri episodi simili
E' stato circondato da un gruppetto di giovani nordafricani e derubato del cellulare. E' accaduto la notte scorsa in via di Monte Testaccio a Roma e la vittima, un ragazzo italiano, ha chiamato il 113: la polizia è riuscita a risalire ai responsabili, che già in altre occasioni avevano intimorito e aggredito dei giovani.
Arrivati sul posto, gli agenti, in servizio al commissariato Viminale, si sono fatti dare una breve descrizione degli aggressori per poter effettuare una “battuta” nella zona circostante. Durante questi controlli, un altro ragazzo si è avvicinato alla volante chiedendo aiuto perché rapinato del cellulare da parte di un gruppetto di ragazzi, descritti nello stesso modo dalla prima vittima. Con il supporto delle pattuglie del reparto volanti e del commissariato Celio i quattro giovani ricercati sono stati arrestati.
Il quinto nordafricano, dopo aver tentato una breve fuga, è stato invece rintracciato più tardi in piazza dei Cinquecento. Perquisito e trovato in possesso di due cellulari, ha dovuto ammettere che non erano suoi.
Dopo una serie di verifiche, è stato rintracciato il proprietario di uno dei telefoni: nella notte del 30 marzo scorso era stato aggredito dal branco, sempre nei pressi di Via di Monte Testaccio, e rapinato. Era stato colpito con delle spranghe di metallo, aveva addirittura perso i sensi, riportando una prognosi di 20 giorni, ma non aveva potuto ancora sporgere denuncia.
Una volta convocato al commissariato Viminale, anche lui ha riconosciuto i cinque fermati. Per i quattro nordafricani, di età compresa tra i 19 e i 29 anni, sono quindi scattate le manette con l’accusa di rapina aggravata in concorso tra loro e furto aggravato, mentre il quinto, ancora minorenne è stato portato in un'adeguata struttura.
