Per il segretario generale della Cisl, a preoccupare maggiormente sono le assunzioni dei precari della scuola e per questo c'è bisogno di un decreto che velocizzi i tempi. Poi, sulle aperture espresse da alcuni membri del governo ieri, dice: "Ben vengano per modificare insieme le cose che non vanno bene"
E' partito poco dopo le dieci, a Milano, il corteo di insegnanti e studenti per protestare contro la 'Buona scuola', riforma allo studio del governo Renzi. A partecipare alla manifestazione sono gli insegnanti aderenti a Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda; al loro fianco diversi studenti, con molte bandiere dell'Udu, e alcuni militanti del Movimento 5 stelle e di Sel. Chi è sceso in strada chiede "maggiori fondi per la scuola pubblica" e una seria lotta al precariato da parte del governo italiano. "Riformiamola insieme", chiedono i sindacati riferendosi alla scuola italiana.
Tra i sindacalisti presenti, in prima fila, c'è Annamaria Furlan, segretario generale Cisl, che critica il disegno di legge, ma si dice "disponibile al confronto con il governo". "La 'buona scuola' - sottolinea - è quella che fa comunità e non quella che ha un uomo solo che decide, quindi il preside".
Tra le cose che più preoccupano il segretario Cisl, ci "sono i tempi delle assunzioni" dei precari della scuola. "Con il disegno di legge - dice - si rischia di far incominciare l'anno scolastico senza aver realizzato le assunzioni. C'è bisogno di un decreto che velocizzi i tempi per assumere i tanti precari della scuola", dice. "Noi siamo pronti al confronto - aggiunge- per costruire una riforma che sia veramente efficace e che guardi ai giovani". Poi, parlando delle recenti aperture espresse da alcuni membri del governo ieri, Furlan dice: "ben vengano per modificare insieme le cose che non vanno bene. La scuola deve dare pari opportunità a tutti i ragazzi".