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Migranti, approvata agenda Ue: "Ridistribuire dall'Italia 24mila rifugiati"

27 maggio 2015 | 13.58
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Dalla Grecia saranno 16mila. Lo schema si applicherà ai richiedenti asilo arrivati dopo il 15 aprile 2015

 (Infophoto)
(Infophoto)

Si applicherà ai richiedenti asilo arrivati in Italia e Grecia dopo il 15 aprile 2015 lo schema di redistribuzione verso gli altri Paesi dell'Unione europea approvato dalla Commissione Ue. La misura, prevista dalla nuova agenda sull'immigrazione, riguarderà 40mila persone per i prossimi due anni. "Un primo passo nella direzione giusta" ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, secondo il quale l'Unione europea deve "cercare altre vie" rispetto alla distruzione dei barconi dei trafficanti di esseri umani, perché "le operazioni militari hanno un'efficacia limitata".

Dall'Italia saranno ricollocati 24mila rifugiati e 16mila dalla Grecia. A beneficiare della redistribuzione saranno i cittadini siriani ed eritrei, che hanno maggiori possibilità di veder accogliere la propria domanda di asilo. Le proposte dell'esecutivo di Bruxelles dovranno essere approvate dal Consiglio Ue a maggioranza qualificata. Il tetto di 40mila persone, secondo la proposta dell'agenda della Commissione, corrisponde a circa il 40% del totale dei richiedenti asilo in necessità di protezione internazionale che sono arrivati in Italia e Grecia nel 2014. In ogni caso la Commissione è pronta a valutare le stesse misure di sostegno anche per altri Paesi, come Malta, in caso di afflusso massiccio di migranti.

Secondo le percentuali di distribuzione obbligatoria, da cui Italia e Grecia sono esentate, la Francia dovrà accogliere il 16,88%, la Germania il 21,91% e la Svezia il 3,42%. Regno Unito e Danimarca non partecipano allo schema, mentre l'Irlanda, prima di partecipare, intende esaminare la proposta. La Commissione ha proposto di calcolare le quote per ogni Paese tenendo conto per il 40% del Pil, per un altro 40% della popolazione e per un 10% ciascuno della disoccupazione e dello sforzo che i Paesi hanno già effettuato per ospitare i migranti. Gli Stati membri riceveranno 6mila euro per ogni persona ricollocata sul proprio territorio.

Perché il sistema funzioni, si sottolinea dalla Commissione, ai migranti dovranno essere prese le impronte digitali al loro arrivo e per questo i servizi dell'esecutivo di Bruxelles hanno fornito agli Stati membri le linee guida con le pratiche migliori da seguire nelle procedure. Per fornire assistenza negli Stati di arrivo saranno stabiliti alcuni centri, degli 'hotspot', con personale dell'Easo, l'Agenzia europea per la gestione delle richieste d'asilo, di Frontex e dell'Europol.

Dalla Commissione europea arriva inoltre la raccomandazione a ricollocare in Europa 20mila persone attualmente fuori dai confini Ue nei prossimi due anni secondo quote di distribuzione fra i diversi Paesi. I rifugiati, che saranno identificati con l'aiuto dell'Unhcr fra coloro in "chiara necessità di protezione internazionale", dovrebbero essere quelli attualmente situati nei campi profughi di Giordania e Turchia. Secondo le percentuali di distribuzione, confermate rispetto alla prima formulazione dello scorso 13 maggio, l'Italia dovrebbe accogliere il 9,94% dei rifugiati, pari a poco meno di 2mila persone.

"Stiamo intensificando la nostra cooperazione con i Paesi di origine e transito e con quelli che ospitano i rifugiati, non solo per sostenere la capacità di accoglienza, ma anche per affrontare alla radice le cause delle migrazioni: povertà, guerra, persecuzioni, violazioni dei diritti umani e disastri naturali" ha detto l'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini, sulla nuova agenda della Commissione europea sull'immigrazione.

Mentre il premier Matteo Renzi, parlando del tema dell'immigrazione in un comizio elettorale a Perugia, ha ammonito i leader europei: "Non devono girare la testa, non possono inabissare le loro teste. L'Italia ha il dovere di risolvere il problema, insieme all'Unione Europea".

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