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Da Nord a Sud

L'Italia delle sagre non si ferma mai

30 agosto 2015 | 10.24
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(foto Infophoto)
(foto Infophoto)

Dalla lumaca all'amatriciana, dal fagiolo carne ai vini delle Langhe, passando per la patata rossa, il ciammellocco e le strangozze. L'estate imbocca il rettilineo finale ma la stagione delle sagre, da Nord a Sud, è ancora lontana dalla bandiera a scacchi. Gli appuntamenti tra gastronomia e cultura formano una mappa ideale che unisce realtà locali del Belpaese e costituiscono una tappa 'obbligata' nelle vacanze di milioni di italiani. La fine di agosto e l'inizio di settembre, in particolare, offrono opportunità di ogni tipo e per tutti i gusti. A Cantalupo di Bevagna, in Umbria, cala il sipario sulla sagra della lumaca.

Nella stessa regione, attenzione si transita dalle parti di Passignano sul Trasimeno: si rischia di cadere nella padella più grande del mondo, in grado di friggere due quintali di pesce all'ora. Le misure, ovviamente, sono da record: diametro di 4,30 metri, circonferenza di 13,50 metri, manico di 7 metri per una lunghezza totale di 11,30 metri ed un peso di 20 quintali. Vengono utilizzati 5/8 quintali di olio, scaldati da 18 bruciatori, alimentati da 6 bombole gas. Ad Amatrice, in provincia di Rieti, si va in 'pellegrinaggio' per la ricetta tanto semplice quanto celebre: pasta, pomodoro, pecorino e guanciale per un'amatriciana doc.

Nel vicentino, il piccolo borgo montano di Tonezza del Cimone è ancora per qualche ora la capitale del porcino. Dall'altra parte dello Stivale, nel brindisino, c'è l'opportunità di scoprire la pannocchia di Amorosi. A Borgo Pace, nelle Marche, a dominare la scena è invece la patata rossa. A tenere alta la bandiera dei legumi provvederà la sagra del fagiolo in programma a Fabrica di Roma, che dall'11 al 13 settembre celebra la terza edizione.

"Le sagre non risentono della crisi - forse c'è stata una leggera flessione - ma riscontriamo un interesse sempre maggiore da parte delle persone per un turismo più locale. La gente è alla ricerca dell'autenticità e della genuinità sia in termini di cibo che di località da visitare", spiegano da Fuoriporta, una realtà -seguita da migliaia di utenti sui social network- impegnata per la promozione turistico-culturale, la valorizzazione delle tradizioni e del territorio e la tutela del folclore e dell’enogastronomia di nicchia. " Un aspetto non meno importante è quello umano che sempre più si trova nei piccoli centri locali. Si vuole riscoprire "un'italianità" che incontriamo nei luoghi di provincia. Le sagre sono un momento importante per raggiungere questo obiettivo è sono un input interessate per l'economia del paese perché drenano un flusso di visitatori che si sposta per andare a conoscere un nuovo paese e assistere alla festa del momento".

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