L'operazione eseguita dalla Gdf e disposta dal Tribunale a seguito di incongruenze reddituali
Beni, mezzi e terreni sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Ravenna ad una famiglia di nomadi rom di origine bosniaca che si è stanziata a Ravenna da diversi anni e i cui componenti per i numerosi precedenti penali sono già destinatari di misure di sicurezza personali. Il Tribunale di Ravenna ha applicato la normativa che prevede che il Questore possa richiedere al giudice una misura di prevenzione patrimoniale collegata alla pericolosità sociale e sproporzione tra reddito dichiarato e valore dei beni posseduti. La attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza ha fatto emergere appunto questa incoerenza fiscale e reddituale.
Oltre ai beni mobili, quali camper e furgoni, è stato sequestrato un terreno sito nel Comune di Ravenna nei pressi della Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Dopo le notifiche del decreto emesso dal Tribunale, si è dato immediatamente corso alle procedure di trascrizione delle proprietà presso l’Agenzia delle Entrate e il pubblico registro automobilistico al fine di preservare i beni e poterli rivendere da parte dello Stato, al momento della confisca definitiva. I mezzi sequestrati sono stati ricoverati in un deposito per la loro conservazione mentre il terreno è stato delimitato al fine di inibirne l’uso e l’accesso.