Palermo, omicidio-suicidio dopo lite per ristrutturazione casa

Le due vittime dell'omicidio-suicidio avvenuto poco dopo mezzogiorno in via del Parlamento, nel centro storico di Palermo, sono Giuseppe Di Stefano, 44 anni, e il muratore Alessandro Valenti. Come ricostruito dai Carabinieri, ancora sul posto, a sparare per primo sarebbe stato Di Stefano, che avrebbe avuto una lite con il muratore che stava eseguendo dei lavori nel suo appartamento. Subito dopo ha rivolto la pistola, una calibro 38, contro se stesso e si sarebbe ucciso.

"I muratori lo volevano truffare, approfittavano del fatto che Giuseppe non stava bene. Che disgrazia...". Lo ha detto la cognata di Giuseppe Di Stefano, l'uomo di 44 anni, che oggi ha prima ucciso un muratore, Alessandro Valenti, e poi si è ucciso con la stessa pistola. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti sembra che il muratore, che stava eseguendo dei lavori in un appartamento di Di Stefano in via del Parlamento, abbia avuto un diverbio con Di Stefano. L'uomo, dopo l'ennesimo diverbio, sarebbe andato a prendere la sua arma e prima avrebbe ucciso Valenti e poi si sarebbe ucciso. "I muratori sapevano che Giuseppe stava male - dice ancora la cognata - e tentavano di truffarlo, ma lui se n'è accorto". Sul luogo dell'agguato anche il suocero di Di Stefano: "Usavano materiale diverso da quelli decisi insieme - si sfoga - e Giuseppe l'ha saputo".