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Oltre 4mila casi di mieloma multiplo l'anno, in Italia un nuovo farmaco

22 settembre 2015 | 14.37
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Oltre 4mila casi di mieloma multiplo l'anno, in Italia un nuovo farmaco

Un tumore raro, che colpisce soprattutto gli anziani, difficile da trattare e sconfiggere. E' il mieloma multiplo, neoplasia ematologica in cui le plasmacellule si replicano in modo incontrollato accumulandosi nel midollo osseo. In Italia ogni anno si registrano 4.413 nuovi casi, si tratta dell'1,2% di tutti i tumori diagnosticati tra gli uomini e l'1,3% tra le donne. Per il trattamento del mieloma multiplo recidivato e refrattario, arriva ora una nuova arma, il farmaco Imnovid* (pomalidomide) in associazione a desametasone per i pazienti gia' sottoposti ad almeno due regimi terapeutici. E' stato infatti approvata dall'Aifa la rimborsabilità.

La pomalidomide deriva dal più famoso talidomide, farmaco tristemente noto, venduto negli anni '50 come sedativo, poi ritirato dal commercio perché le donne che l'assumevano davano alla luce neonati con gravi alterazioni congenite nello sviluppo degli arti. Ora da quella tragica storia rinasce la speranza per i malati, la cui età media alla diagnosi è di 68 anni.

"L'aspetto interessante della molecola - ha sottolineato Antonio Palumbo, divisione universitaria di Ematologia dell'Azienda ospedaliera Citta' della salute di Torino, tra i relatori della conferenza stampa a Roma per la presentazione del farmaco - è il suo meccanismo d'azione, che insieme al beneficio clinico dimostrato in un gruppo di pazienti che non dispongono di valide alternative terapeutiche, ha fatto si' che la molecola sia stata definita 'innovativa' dall'Aifa. Il farmaco agisce infatti su due fronti: da una parte sul tumore uccidendolo, dall'altra sul sistema immunitario con un'attività immunomodulatoria, cosi' da favorire la risposta immunitaria contro le cellule tumorali".

La rimborsabilità del farmaco è prevista per i pazienti già sottoposti ad almeno due regimi terapeutici, comprendenti sia lenalidomide che bortezomib, che hanno manifestato progressione della malattia durante l'ultima terapia. "Su questi pazienti si e' verificato che l'incremento di risposta dopo il trattamento con Imnovid* in associazione con desametasone e' del 300% - ha evidenziato Palumbo - Inoltre si e' visto come sia raddoppiata la remissione e si sia ridotto il rischio di mortalità". E questo con "un bassissimo rischio di tossicità".

"Le numerose ricadute che colpiscono chi è affetto dal mieloma multiplo - ha osservato Fabrizio Pane, presidente della Societa' italiana di ematologia - rendono necessaria la disponibilità di nuove terapie per un miglior controllo della patologia, specie nelle sue forme refrattarie alle cure disponibili".

"Abbiamo in maniera significativa migliorato la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti. Dopo due anni dall'approvazione europa di Imnovid*, oggi riusciamo a mettere a disposizione della comunità scientifica italiana un nuovo farmaco pià tollerabile ed efficace - ha affermato Pasquale Frega, presidente e amministratore delegato di Celgene Italia - Investiamo nell'innovazione e nella ricerca il 34% del nostro fatturato, questo ci permette di fornire trattamenti mirati per tutti gli stadi del mieloma multiplo, a partire dalla diagnosi fino alle fasi piu' avanzate della malattia - ha concluso - dove prima di Imnovid* non c'erano opzioni terapeutiche valide".

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