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Neonata piange in aereo, in aiuto arriva una passeggera. La mamma: "Vi racconto cos'è la gentilezza"

01 ottobre 2015 | 10.46
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La foto postata da Rebekka Garvison
La foto postata da Rebekka Garvison

"Solo le persone gentili sono veramente forti". Lo ricordava il ribelle di Hollywood, uno dei miti del cinema destinato a non tramontare mai. Oggi una neomamma darebbe ragione a lui, a James Dean. Sì perché il racconto riportato dalla donna in un post su Facebook ha a che fare con un gesto di gentilezza (spesso messa in un angolo nella vita di tutti i giorni) che ha sorpreso un po' tutti, tanto da 'contagiare' quasi 100.000 persone che hanno condiviso la storia che sa anche di forza. Quella di prendere in mano una situazione senza lasciarsi dominare dagli eventi. Rebekka Garvison, si trovava con la sua piccola appena nata ad affrontare il suo primo viaggio in aereo ed era un po' spaventata dalla situazione. Tuttavia, la protagonista della storia non è lei ma una sconosciuta che le ha fatto vivere un momento di emozione che, parole sue, non dimenticherà mai.

"Oggi mi è successo qualcosa di fantastico... mi sono ricordata che al mondo ci sono persone veramente incredibili, anche se sono dei completi sconosciuti", racconta Rebekka Garvison nel suo post. "Se qualcuno di voi ha mai viaggiato con un neonato su un aereo sa quanto possa essere stressante", scrive la mamma iniziando a descrivere la situazione in cui si è trovata una volta salita a bordo. La sua bambina, Rylee, ha cominciato a piangere. Nei sedili accanto c'era una coppia che ha iniziato "a dare segnali" del proprio fastidio. Nonostante i tentativi per far smettere di piangere la neonata, Rebekka alla fine si è arresa chiedendo alla hostess di cambiare di posto.

Something amazing happened to me today and I will never be able to express how grateful I am for it. If anyone has ever...

Posted by Rebekka Garvison on Giovedì 24 settembre 2015

"Mi sono ritrovata seduta accanto a una donna straordinaria", che ha cambiato il corso degli eventi, racconta ancora Rebekka. Nyfesha Miller le ha chiesto se poteva tentare di calmare la sua piccola che in quel momento non aveva alcuna intenzione di smettere di piangere. "Appena l'ha presa tra le sue braccia, ha iniziato a guardare fuori dal finestrino e ha smesso di piangere. Si è poi addormentata e ha dormito sul suo grembo fino all'arrivo a destinazione". Nyfesha Miller ha detto che per lei "non era affatto un problema" tutto questo, "ha addirittura tenuta in braccio Rylee quando siamo scese dall'aereo consentendomi di prendere i bagagli".

"Nyfesha Miller, non saprai mai quanto questo atto di gentilezza abbia fatto felice la mia famiglia - conclude Rebekka -. Avresti potuto alzare gli occhi al cielo ed essere irritata come qualsiasi altra persona, invece l'hai presa con te, l'hai tenuta in braccio per tutta la durata del volo e mi hai consentito di rilassarmi e di ritrovare la calma. Mi sono venute le lacrime agli occhi mentre guardavo te e Rylee dormire accanto a me. Non avrei mai creduto che ti saresti presa cura di noi in questo modo. Grazie mille e Dio ti benedica". Come la gentilezza riesca ancora a stupire.

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