Una foto hard o un video di troppo, la fiducia nella persona sbagliata e cominciano i guai: il fenomeno delle 'Sextortion', le estorsioni sessuali sul web, "è in ascesa" e sono molti, gli uomini più spesso delle donne, a "cadere nella rete di ricatti a sfondo sessuale su internet", dice all'AdnKronos Nunzia Ciardi, dirigente del compartimento di Polizia Postale di Roma. L'ultimo episodio, nella capitale, ha visto come vittima, questa volta, "una professionista romana che, spaventata da quanto stava accadendo, e destinataria di sempre più insistenti e frequenti minacce, si è rivolta alla Polizia che, seguendo le tracce informatiche che l’uomo aveva lasciato, lo ha individuato", spiegano gli investigatori.
"L'approccio -aggiunge Ciardi- è quasi sempre lo stesso: la vittima viene rintracciata e adescata su Facebook o su altri social network da una persona che crea un profilo falso con foto di donne o uomini avvenenti. Dopo che tra l'adescatore e la vittima nasce un rapporto confidenziale, spesso le conversazioni si spostano su Skype ed è li che nascono situazioni intime e si sviluppa il ricatto. Dopo l'incontro privato in webcam, la vittima viene successivamente contattata dal ricattatore con la minaccia di diffondere sui social e su youtube le foto, i video delle prestazioni erotiche tra i due qualora non venga pagata una certa somma di denaro".
"Spesso le vittime -prosegue- vengono scelte per la loro situazione familiare, economica e professionale. Questo per dire che un uomo sposato con figli, oppure un medico o un avvocato sembrerebbe più appetibile e sicuramente più ricattabile".