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Internet: Polizia, boom di estorsioni sessuali sul web, fenomeno in ascesa

02 febbraio 2016 | 15.02
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Una foto hard o un video di troppo, la fiducia nella persona sbagliata e cominciano i guai: il fenomeno delle 'Sextortion', le estorsioni sessuali sul web, "è in ascesa" e sono molti, gli uomini più spesso delle donne, a "cadere nella rete di ricatti a sfondo sessuale su internet", dice all'AdnKronos Nunzia Ciardi, dirigente del compartimento di Polizia Postale di Roma. L'ultimo episodio, nella capitale, ha visto come vittima, questa volta, "una professionista romana che, spaventata da quanto stava accadendo, e destinataria di sempre più insistenti e frequenti minacce, si è rivolta alla Polizia che, seguendo le tracce informatiche che l’uomo aveva lasciato, lo ha individuato", spiegano gli investigatori.

"L'approccio -aggiunge Ciardi- è quasi sempre lo stesso: la vittima viene rintracciata e adescata su Facebook o su altri social network da una persona che crea un profilo falso con foto di donne o uomini avvenenti. Dopo che tra l'adescatore e la vittima nasce un rapporto confidenziale, spesso le conversazioni si spostano su Skype ed è li che nascono situazioni intime e si sviluppa il ricatto. Dopo l'incontro privato in webcam, la vittima viene successivamente contattata dal ricattatore con la minaccia di diffondere sui social e su youtube le foto, i video delle prestazioni erotiche tra i due qualora non venga pagata una certa somma di denaro".

"Spesso le vittime -prosegue- vengono scelte per la loro situazione familiare, economica e professionale. Questo per dire che un uomo sposato con figli, oppure un medico o un avvocato sembrerebbe più appetibile e sicuramente più ricattabile".

Nell'ultima operazione di contrasto svolta a Roma, è stato fermato un siciliano di 48 anni che aveva ricattato la donna minacciando di divulgare in rete le immagini che ritraevano atteggiamenti intimi tra i due. Dopo la denuncia fatta dalla vittima, "nel corso della perquisizione- aggiunge la Polizia Postale- gli investigatori hanno trovato e sequestrato il cellulare contenente la scheda con la quale erano avvenute le conversazioni ed erano state scambiate le foto oggetto del ricatto nonchè la carta postepay che l’uomo aveva indicato alla donna quale quella su cui versare la somma richiesta". "Consiglio di stare attenti a tutte le richieste di amicizia su Facebook che ci arrivano da parte di persone sconosciute, soprattutto se hanno caratteristiche di particolare avvenenza. Ma soprattutto invitiamo a non pagare al momento del ricatto. Al contrario, bisogna denunciare subito. Se il video oggetto dell'estorsione è stato messo sul web, è bene avvertire subito la Polizia Postale che ha la possibilità di toglierlo immediatamente. Lo stesso canale di Youtube- conclude Ciardi- ha una policy molto rigida che vieta ogni tipo di immagine erotica".

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