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Emorragia di soldi pubblici: nel 2015 oltre 6 miliardi di truffe, sprechi e irregolarità

10 marzo 2016 | 08.20
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Nel corso del 2015 sono stati scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre 1 miliardo di euro, con la denuncia alla magistratura di 4.084 soggetti, di cui 38 arrestati. Lo scrive la Guardia di Finanza nel rapporto consuntivo dell'attività svolta lo scorso anno, elencando i diversi rami di indagine in cui si è articolata l'azione delle Fiamme gialle, che ha individuato in un totale di oltre 6,3 miliardi l'emorragia delle casse pubbliche.

Sono state individuate truffe nel settore previdenziale e al Sistema Sanitario Nazionale per oltre 300 milioni di euro, con la denuncia di 6.779 soggetti, 27 dei quali tratti in arresto.

Nell’ambito di 2.644 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, segnalati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni patrimoniali allo Stato per più di 4 miliardi di euro e segnalati alla magistratura contabile 8.021 soggetti per connesse ipotesi di responsabilità erariale.

A seguito delle 3.870 indagini e dei 1.684 interventi conclusi nel 2015 per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, denunciati 3.179 soggetti (56% per abuso d’ufficio, 21% per peculato e 23% per corruzione e concussione), di cui 177 tratti in arresto.

Sottoposti a controllo appalti pubblici per un ammontare complessivo di oltre 3,5 miliardi di euro, riscontrando irregolarità per 1 miliardo di euro, con la denuncia di 1.474 soggetti di cui 73 tratti in arresto. Effettuati 11.669 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione ticket sanitario, con percentuali di irregolarità pari al 69% dei casi ed un danno complessivo cagionato allo Stato di circa 4,2 milioni di euro.

Inoltre, su 5.765 interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse, riscontrate irregolarità nel 30% dei casi. Sequestrati 576 apparecchi automatici da gioco e 1.224 postazioni di raccolta di scommesse clandestine. Nei confronti di alcuni gestori di sale scommesse e giochi on line non autorizzati, scoperti nel complesso oltre 36 milioni di euro di giocate nascoste al fisco.

E ancora: sono stati seguiti 3.035 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 9.180 persone fisiche e 2.182 fra aziende e società. Eseguiti provvedimenti di sequestro ai sensi della normativa antimafia di 4.261 beni mobili e immobili, 316 aziende, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 2,9 miliardi di euro. I

Inoltre sono stati confiscati, ai sensi della citata normativa, 1.819 beni mobili e immobili, 93 aziende, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 747 milioni di euro. Lo scrive la Guardia di Finanza nel rapporto consuntivo sull'attività svolta lo scorso anno.

Sono 234 i soggetti denunciati per associazione mafiosa, 70 dei quali tratti in arresto, mentre 713 sono stati i denunciati per il reato di trasferimento fraudolento di valori, indicativo di fenomeni di interposizione fittizia, di cui 61 arrestati. In materia di riciclaggio sono state svolte 782 indagini e attività di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di 1.407 soggetti, di cui 111 in stato di arresto; 3.134 sono, invece, le persone sanzionate per violazioni amministrative connesse al trasferimento di valuta contante superiore ai limiti fissati dalla legge.

Nell’azione di contrasto all’usura denunciati 531 soggetti, di cui 53 tratti in arresto, con il sequestro di patrimoni e disponibilità finanziarie per oltre 11,1 milioni di euro. Nelle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari, finanziari e di borsa sono stati denunciati 6.253 soggetti di cui 267 tratti in arresto, nonché accertate distrazioni patrimoniali in danno di società fallite per circa 2 miliardi di euro.

I controlli svolti ai valichi di confine, presso i porti e gli aeroporti, in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, ai fini della verifica del rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta, hanno permesso di verbalizzare 4.716 soggetti per avere trasportato valuta in eccedenza rispetto al limite consentito, nonché intercettare valori al seguito complessivamente pari a poco più di 104 milioni di euro.

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