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Salute: 37% donne sperimenta cistite, un aiuto dalla nutraceutica

16 marzo 2016 | 16.18
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Salute: 37% donne sperimenta cistite, un aiuto dalla nutraceutica

In Italia il 37% della popolazione femminile ha sofferto almeno una volta nella vita di cistite non complicata. "E in molti casi è scattata la corsa in farmacia in cerca di un antibiotico da utilizzare 'fast and furious', sperimentando la riacutizzazione dei sintomi nel giro di 36 ore. E si può immaginare quanti ne siano stati sprecati nell'intento terapeutico, per non parlare dello sviluppo del fenomeno della resistenza. Dall'altro lato almeno il 62% ha cercato nella fitoterapia, nell'omeopatia o nella medicina integrata una soluzione a un problema, trovando un accompagnamento alla terapia o una forma di prevenzione delle recidive". A spiegarlo è la ginecologa Sabrina Anna Nervi, intervenuta oggi a Milano al Nutra Day 2016, giornata seminario sui nutraceutici promossa da 'Cum Grano Salis'.

La nutraceutica, chiarisce, può dare una mano nella lotta alla cistite non complicata, "a patto che sia selezionata, con estrazione di droghe fitoterapiche certificate e che venga inquadrata nell'ambito della biologia in una situazione integrata". Un valore importante, sottolinea, è il Ph, "per la capacità di controllare la velocità delle reazioni biochimiche e del flusso elettrico nel corpo umano". L'organismo ha dei meccanismi di difesa dalle infezioni urinarie, sottolinea la specialista, "grazie alla resistenza della mucosa vescicale all'adesione dei batteri, alla flora batterica normale, e così via". Ma a volte "la vescica si ammala". In particolare, continua, "va sottolineato che l'intestino e la flora vaginale urinaria ed enterica sono legati da una buona qualità di vita che permette a sua volta la nostra qualità di vita e salute". Nel trattamento della cistite non complicata l'intervento nutraceutico si focalizza sulla possibilità di utilizzare sostanze con proprietà specifiche per le basse vie urinarie, diuretiche, disinfettanti, antibatteriche e lenitive.

"Particolarmente impiegati - elenca Nervi - sono l'uva ursina (che contiene elevate quantità di arbutina) per le sue proprietà antisettiche e batteriostatiche e il cranberry per le sue proprietà anticolibacillari" e l'azione antiadesiva batterica. Esiste una strategia (proposta da Sigma-Tau), aggiunge l'esperta, che propone due mosse contro la cistite non complicata: la prima, grazie ad 'antibiotici naturali' associati ad agenti acquaretici (azione diuretica associata al risparmio di elettroliti), normalizza la funzionalità delle vie urinarie alterata da processi infettivi, intervenendo sui sintomi di cistite; la seconda, grazie ad antibiotici naturali associati ad ingredienti antinfiammatori e stimolanti il sistema immunitario, contribuisce a mantenere e a stabilizzare la corretta funzionalità delle vie urinarie, prevenendo le recidive.

Da un lato uva ursina e Ortosiphonis (noto come thè di Giava), dall'altro cranberry (o mirtillo rosso che agisce a Ph acido), pilosella ed echinacea. "Questa strategia - conclude- risulta mirata e progressiva per le diverse fasi della cistite non complicata".

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