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A Roma l'addio a Varani, gli amici: "Ora solo giustizia per quelle due belve"

19 marzo 2016 | 10.49
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I funerali di Luca Varani (Foto AdnKronos) - ADNKRONOS
I funerali di Luca Varani (Foto AdnKronos) - ADNKRONOS

Parenti, amici, compagni di scuola. In centinaia stamattina hanno voluto salutare per l'ultima volta Luca Varani, il 23enne massacrato in un appartamento del Collatino, omicidio per cui sono finiti in carcere Manuel Foffo e Marco Prato che lo avrebbero ucciso dopo un festino a base di alcol e cocaina. Tante le corone di fiori lasciate davanti alla piccola chiesa di Santa Gemma Galgani, nella zona di Casalotti, dove si celebrano le esequie.

All'ingresso palloncini bianchi, anche a forma di cuore. All'arrivo del feretro sul piazzale, Luca è stato accolto da un lungo applauso. Il parroco ha abbracciato i genitori e i parenti più stretti e dopo una preghiera il feretro è entrato nella chiesa per la funzione. L'accesso alle esequie, per volontà della famiglia, è vietato a giornalisti e fotografi.

"Giustizia per Luca: il tuo sorriso rimarrà per sempre nei nostri cuori", si leggeva su uno striscione con al centro la foto sorridente di Luca, appoggiato all'ingresso della chiesa.

Un amico che lavorava insieme alla vittima racconta, mentre appende lo striscione: "Lavorava come me in carrozzeria, l'ultima volta l'ho visto il giorno prima dell'omicidio. Era un bravo lavoratore, un ragazzo eccezionale, veniva a lavorare con il sorriso e staccava con il sorriso. Ora è importante che ci sia giustizia per quelle due belve infami, speriamo non ci siano nefandezze a livello giuridico". La ‎paura è che i responsabili non scontino la giusta pena: "quello è il ‎problema", conclude.

Luca era un "ragazzo tranquillo", diverso da come "è stato dipinto dopo l'accaduto", sottolinea un ex compagno di classe di Varani. Oggi è il giorno del ricordo, dei funerali nella chiesa di Santa Gemma Galgani. "Luca veniva a scuola con il suo entusiasmo - racconta un compagno di classe - era un ragazzo come noi, da grande voleva fare tutto come noi. La sua vita era andare in giro con gli amici, i compagni, la fidanzata: questa è la vita nostra, la sua vita. Lui era uno tranquillo anche se magari è capitato in un ambiente che non sembra tranquillo".

"So che, per quello che conosco Luca, non era quel tipo di ragazzo dipinto dopo l'accaduto", continua. "Era uno che si dava da fare, faceva lavoretti - continua - e forse è capitato in qualche situazione spiacevole". A chi gli chiede dei messaggi che avrebbe ricevuto da uno dei presunti assassini e dell'ipotesi che si prostituisse, l'amico di Luca risponde: "Non so di questi messaggi. Sappiamo tutti che ha un ragazza e per 120 euro non sarebbe andato con nessuno". "Questa storia della prestazione sessuale è una grande cavolata", aggiunge. "La vita di Luca che a noi compagni di classe appariva, a meno che non mascherava bene, era quella di un ragazzo come noi".

Il proprietario della carrozzeria in cui Varani lavorava ricorda così il giovane: "Abbiamo conosciuto solo i lati buoni di Luca. Era bravo, intelligente, un lavoratore, amante della fidanzata e delle cose semplici della vita. Evidentemente troppo ingenuo e la sua ingenuità si è rivelata fatale". "Era un grande lavoratore", continua parlando fuori dalla chiesa.

Al termine delle esequie la bara è stata portata nel piazzale dove il parroco ha dato la benedizione. "La cerimonia si è svolta in modo tranquillo, è stata composta e partecipata, non ci sono stati momenti di tensione", ha detto don Aurelio. Che ha spiegato: "Un po' di paura c'era" che potessero esserci momenti di tensione. "I toni sono stati pacati - ha raccontato - non ci sono state esagerazioni né momenti di tensione. Ringraziamo il Signore, anche gli amici hanno saputo mantenere la calma".

La funzione non è stata celebrata dal parroco, ma da un sacerdote amico della zia di Luca, spiega don Aurelio. "Signore perché non hai fermato quelle mani?", ha detto durante l'omelia introducendo poi le letture scelte per le esequie. "Un professore di Luca ha letto una lettera di vicinanza, una lettera pacata e di ricordo", racconta ancora il parroco. "Noi siamo vicini ai genitori, qualsiasi cosa possiamo fare", conclude don Aurelio.

Dopo un'ultima preghiera per Luca, sono stati fatti volare in cielo palloncini bianchi. Tra le lacrime e gli abbracci di amici e parenti, che si sono stretti ai genitori della giovane vittima, in tanti hanno intonato cori 'Giustizia, giustizia'. Sulla bara era appoggiata una foto di Luca. Parenti e amici hanno salutato per l'ultima volta il giovane: "Ciao Luca", ha detto qualcuno tra gli applausi. Il papà del ragazzo ha ringraziato tutti i presenti. La salma del ragazzo verrà portata, come si è appreso da alcuni conoscenti del ragazzo, al cimitero di Prima Porta.

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