cerca CERCA
Sabato 27 Aprile 2024
Aggiornato: 02:23
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Terremoto, Architetti (Cna): "In Italia manca cultura manutenzione"

27 agosto 2016 | 13.50
LETTURA: 3 minuti

Campanile centrale AMATRICE-Foto Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Campanile centrale AMATRICE-Foto Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

In Italia "manca la cultura della manutenzione che sarebbe invece ragionevole e di buon senso". E' la denuncia dell'architetto Walter Baricchi del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cna), interpellato dall’Adnkronos in veste di coordinatore del dipartimento Cooperazione, solidarietà e Protezione civile del Cna. L’esperto sottolinea come la scarsa attenzione, la mancanza di investimenti per la messa in sicurezza di edifici pubblici e privati è emersa in tutta la sua drammaticità, come già in passato, anche in occasione del sisma del 24 agosto.

Baricchi venerdì si è incontrato a Rieti con altri professionisti (ingegneri, geologi, geometri) che collaborano con la Protezione civile e sono pronti a effettuare le verifiche tecniche sull’agibilità degli edifici colpiti dal sisma del 24 agosto.

“Ieri abbiamo avuto un primo briefing nazionale per iniziare a convergere su un approccio coordinato – racconta l’architetto - siamo in pre-allarme ma finché non si insedia il Dicomac, la struttura della Protezione civile, non possiamo partire”.

Ma un’altra questione che si pone in queste ore e nei prossimi giorni riguarda quale potrebbe essere l’approccio da seguire per la futura ricostruzione e più in generale nella riqualificazione edilizia finalizzata alla prevenzione. Se è chiaro che il patrimonio storico e culturale va il più possibile preservato, in caso di abitazioni non di pregio ci si domanda se non sia opportuno e anche meno dispendioso buttare giù e ricostruire.

“E’ importante affrontare certi temi con approcci non qualunquistici – risponde Baricchi – la riqualificazione deve tenere presente il tessuto edilizio dei centri storici che va valutato caso per caso. E’ chiaro che se un edifico crolla o ci troviamo di fronte ad ambiti urbani non qualificati si può intervenire in vari modi. Penso che non si debba passare da un estremo all’altro, c’è chi vorrebbe abbattere perfino i monumenti e chi vuole mettere vincoli ovunque".

"Personalmente - conclude Baricchi - penso che gli architetti abbiano le competenze necessarie per valutare i diversi contesti”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza