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“Trattato di Chirurgia cardiaca”, il manuale dell’eccellenza in Italia

21 ottobre 2016 | 14.43
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“Trattato di Chirurgia cardiaca”, il manuale dell’eccellenza in Italia

È il primo manuale di Chirurgia cardiaca che delinea lo stato dell’arte in Italia di questa disciplina di alta specialità. Un trattato completo, esaustivo ed aggiornato, frutto dello studio e della grande esperienza del professor Luigi Chiariello, che ha coordinato, come in un ingranaggio perfetto, un gruppo di docenti universitari e cardiochirurghi che hanno contribuito alla stesura del trattato.

Il professor Chiariello è uno dei protagonisti della nascita e dell’evoluzione di buona parte della cardiochirurgia moderna, grazie alla formazione specialistica al Texas Hearth Institute di Houston e al Children’s Hospital di Buffalo, agli oltre 30 anni di docenza universitaria e ad una intensa attività chirurgica. Dal 2015 il professor Chiariello è Direttore del Centro Cuore della Mediterranea, struttura ospedaliera di alta specialità a Napoli. Approfondiamo con lui il contenuto del Trattato.

Professor Chiariello, qual è il valore aggiunto del Trattato di chirurgia cardiaca rispetto alla letteratura scientifica anglosassone, ricca di pubblicazioni su questa disciplina?

La letteratura anglosassone ha certamente alcuni trattati di chirurgia cardiaca di ottimo livello, ai quali mi sono ispirato. Essi sono tuttavia in lingua inglese e riportano essenzialmente l'esperienza della pur ottima scuola cardiochirurgica nordamericana. Mancava un testo in lingua italiana, di studio per gli studenti e di consultazione per gli specialisti di area cuore, che riflettesse l'ottimo stato dell'arte nel nostro Paese. Alla stesura del trattato hanno contribuito diverse scuole universitarie italiane di cardiochirurgia, per cui si può affermare che questo volume dà un quadro realistico del livello della cardiochirurgia in Italia.

Come si compone l’opera e quali sono le parti più importanti?

Il testo dell'opera, edito dalla SEU, Società Editrice Universo di Roma, si divide in quattro parti: una prima dedicata alle generalità della cardiochirurgia, la seconda alle cardiopatie congenite, la terza alle malattie cardiovascolari acquisite e la quarta ad altre condizioni cardiache. Esiste inoltre una sezione, presente solo sul sito web con video multimediali, links, questionari di verifica.

Nella stesura del trattato sono stati coinvolti alcuni importanti chirurghi. Quali sono i loro specifici contributi e come si inseriscono nella generale economia dell’opera?

La disciplina negli anni si è molto espansa e, anche se molti di noi hanno avuto una formazione in molteplici campi, ogni chirurgo ha prediletto e sviluppato alcune aree preferite. Ho chiesto, pertanto, ad alcuni eminenti colleghi di dare il loro contributo al trattato, su argomenti nei quali notoriamente eccellono. Credo che in tal maniera la qualità dell’opera sia stata molto potenziata.

Quali sono i nuovi percorsi diagnostici e clinici nel trattamento delle cardiopatie? Saranno anticipati e trattati diffusamente nel volume?

In un'epoca in cui l'informazione corre velocemente, quasi in tempo reale, il rischio di un trattato che voglia essere esaustivo, è di divenire obsoleto mentre viene realizzato. Lo sforzo che abbiamo fatto è stato quello di completare il lavoro nel giro di un anno. I percorsi diagnostico-terapeutici, le tecniche di trattamento, le indicazioni e i risultati della chirurgia sono, pertanto, quelli delle più recenti linee guida, che potranno inoltre essere aggiornate all' occorrenza nella sezione web.

In che modo il suo lavoro di ricerca e cura come Direttore del Centro Cuore della struttura ospedaliera di alta specialità Mediterranea ha arricchito la trattazione scientifica?

L' attività rinnovata dell'Unità di Cardiochirurgia della Mediterranea e dell’intero Centro Cuore che dirigo è conforme allo stile e alle linee proposte da questo trattato: modernità e attualità dei percorsi diagnostico-terapeutici, semplicità, essenzialità e costante verifica delle procedure, aderenza alle linee guida. Il trattato riflette questa nostra visione della clinica e la nostra attività è a sua volta ispirata alle linee proposte nel Trattato.

Quali sono le nuove linee di ricerca e cura che il Centro Cuore sta programmando?

L'attività clinica e di ricerca del Centro Cuore della Mediterranea è impegnata e si impegnerà sempre più nel campo delle innovazioni diagnostico-terapeutiche in campo cardiologico: metodiche di diagnostica (risonanza magnetica e TAC) e terapia (mini accessi chirurgici, interventi a cuore battente, trattamento di disfunzioni valvolari per via minitoracotocomica, percutanea etc.) meno invasive, sempre tuttavia perseguendo il trattamento ottimale per il paziente in base alle linee guida.

Lunedi 24 ottobre alle ore 16:30 presso la Mediterranea in Via Orazio, 2 a Napoli, si terra un simposio sulle frontiere della cardiochirurgia durante il quale, inoltre, il Prof. Chiariello presenterà il suo libro.

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