Tre zone periferiche presidiate da pattuglie miste e sei obiettivi fissi dislocati in zone strategiche della città che saranno sorvegliati da uomini in divisa. È questo il piano messo a punto durante il Comitato per la sicurezza presieduto dal prefetto di Milano Alessandro Marangoni a cui hanno preso parte i vertici delle forze dell'ordine.
"Entro questa settimana - spiega il prefetto al termine dell'incontro - arriverà il nuovo contingente di 150 uomini dell'esercito che si aggiungono ai 650 che già ci sono a Milano". In particolare "metà del contingente" verrà impiegato in tre zone della città che verrano presidiate con pattuglie miste - formate da uomini delle forze di polizia o Arma dei carabinieri più un'aliquota dell'Esercito -, si tratta della "zona di via Padova, Corvetto e la zona di San Siro".
Non solo: "Ci sono poi altri sei obiettivi fissi che verranno presidiati da elementi dell'esercito e avranno un supporto esterno da parte delle forze di Polizia. Sono in Darsena, in piazza Castello, piazzale Loreto, stazione Centrale, Bonola e in via Sammartini. Sicuramente queste tre zone di pattugliamento e le sei zone di obiettivi fissi già sono stati definitivi e li possiamo ufficializzare", dice Marangoni.
"In questi giorni sono state fatte delle prime valutazioni sull'impiego di questi uomini, valutazioni che non sono terminate. Questa mattina c'è stato un primo step, sicuramente venerdì mattina avremo la mappa definitiva del posizionamento di questi uomini". I pattugliamenti misti e le pattuglie a obiettivi fissi saranno in strada a Milano all'"inizio dalla prossima settimana", annuncia il prefetto.
L'impiego di personale dell'Esercito può consentire "di recuperare forze di polizia e uomini della polizia locale" per essere "dislocati in altre zone", ma evidenzia che si tratta di una scelta a tempo. "E' una valutazione limitata nel tempo, noi faremo questo impiego per tre mesi, poi riaggiorneremo la valutazione esigenziale: se alla scadenza di questi tre mesi ci sarà ancora necessità allora verrà valutata la possibilità di prorogare" la presenza di pattuglie miste a Milano.
"Se ne riparlerà - precisa Marangoni - verso la fine di febbraio se riattualizzare il sistema di prevenzione". La presenza di pattuglie formate da personale di polizia o carabinieri con il supporto di uomini dell'Esercito non è una novità in alcune zone di Milano - ad esempio zona Duomo o Navigli - "l'impiego è principalmente di prevenzione contro i reati comuni ma l'attività che viene espletata da queste unità operative è anche in funzione antiterrorismo", conclude il prefetto.
