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Torino, esami confermano: 25enne morto per meningite

09 gennaio 2017 | 08.59
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Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Gli esami molecolari hanno confermato che il 25enne del torinese morto ieri sera alle Molinette di Torino, dove era stato ricoverato per febbre altissima, era affetto da meningite meningococcica.

"Un caso in Piemonte nel mese di gennaio non può considerarsi un evento inatteso, non c'è da allarmarsi" ha ribadito all'Adnkronos Vittorio Demicheli, epidemiologo della direzione sanitaria della Regione Piemonte precisando che "a dispetto della pericolosità si tratta di un batterio labilissimo che sopravvive per pochi minuti fuori dal corpo umano quindi il contagio è assai limitato. Allo stato attuale, dunque, non c'è particolare preoccupazione anche perché fin da subito è stata attivata la profilassi prevista in questo caso per le persone che sono venute a contatto con la giovane vittima", ha concluso.

GENOVA - Un caso di meningite batterica da meningococco in una bambina di 6 anni, residente nella zona di Arma di Taggia, in provincia di Imperia. La bambina è attualmente ricoverata all’Istituto Giannina Gaslini di Genova, in osservazione e sottoposta alle specifiche terapie del caso, "ma non in pericolo di vita", secondo quanto riferito dal direttore sanitario. "La Asl 1 Imperiese ha attivato tutte le misure di profilassi specifiche", fa sapere l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale.

LEGNANO - E' di sierogruppo C il meningococco riscontrato nel paziente cinquantenne di Canegrate, ricoverato ieri 8 gennaio in Rianimazione all'ospedale di Legnano-Asst Ovest Milanese. Lo ha riferito all'AdnKronos Salute Paolo Viganò, primario del Reparto di di Malattie infettive, sulla base delle analisi effettuate dalla Microbiologia del nosocomio. Nel sangue dell'uomo le indagini hanno rilevato anche la presenza di stafilococco, che ha causato una condizione di sepsi. Il paziente è cosciente e in condizioni stabili, ha aggiunto l'esperto. Nel frattempo, informano dalla struttura, sono 20 i trattamenti di profilassi effettuati in ospedale sulle persone entrate in contatto con l'uomo: 12 in Pronto soccorso, 3 in ambulanza, 2 alla Tac e 3 in Rianimazione.

"Distinto - precisa l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera - il caso del paziente di 49 anni di Busto Garolfo, ricoverato sempre nel Reparto di Malattie Infettive dell'ospedale legnanese, con il fondato sospetto di meningite venerdì 6 gennaio. Le indagini microbiologiche hanno evidenziato una meningite da pneumococco il cui trattamento antibiotico ha portato un netto miglioramento delle condizioni dell'uomo. Ribadiamo che, come da norma, in questo caso non si provvede alla profilassi dei contatti".

MESSINA - Ieri, in un ospedale di Messina, è morto un uomo di 65 anni ricoverato per meningite lo scorso 6 gennaio. Il 65enne era giunto nel nosocomio in condizioni molto gravi. Cardiopatico e con un edema polmonare, il suo quadro clinico era già molto preoccupante.

BISCEGLIE - Sempre nella mattinata di ieri una bambina di 8 anni è arrivata al pronto soccorso di Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani, trasportata dal 118, con i sintomi della meningite. Dopo accertamenti infettivologici e pediatrici, è stata trasferita all'ospedale pediatrico 'Giovanni XIII' di Bari dove sono state avviate le indagini per accertare la tipologia della meningite. "La bambina - rende noto la Asl Bat - era ospite con la madre di una comunità religiosa di Trani". I medici, che sono entrati in contatto con la bambina, sono stati già sottoposti a profilassi. Sono in corso accertamenti epidemiologici per capire gli spostamenti della bambina e di sua madre. "Non c'è naturalmente alcun collegamento tra i casi registrati nella provincia Bat - dice Ottavio Narracci, direttore generale Asl Bat - ribadisco che un certo numero di casi è comunque atteso, soprattutto nei mesi invernali. La vaccinazione è consigliata ai soggetti fragili, immunodepressi e con patologie croniche. Per tutti gli altri, non c'è alcuna fretta".

SULMONA - Si registrano intanto continui miglioramenti nel paziente di 84 anni, ricoverato in rianimazione all'ospedale di Sulmona dal 28 dicembre scorso a causa di una meningite da pneumococco, non contagiosa. Lo rende noto la struttura. Nonostante i continui progressi, manifestatisi già nei giorni successivi al ricovero, i medici della rianimazione mantengono la prognosi riservata in ragione della persistenza dell’infezione e dello stato generale del paziente.

 

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