"Sono due centimetri di neve, non è guerra nucleare". I cittadini vanno in tilt per il maltempo e il sindaco perde la pazienza. Lorenzo Guzzetti è il primo cittadino di Uboldo, comune del Varesotto che conta circa 10mila abitanti. Le nevicate di questi giorni, non proprio anomale nell'inverno lombardo, a quanto pare hanno avuto un effetto dirompente sulle abitudini della cittadina. Tra allarmi per la circolazione stradale e preoccupazioni dei genitori per le aule scolastiche gelate, il sindaco ha dovuto evidentemente fronteggiare una sorta di assedio. E così, alla fine, ha risposto a tutti con un lungo post pubblicato su Facebook. Obiettivo: ridimensionare l'emergenza.
I primi 2 punti, tanto per chiarire, dettano la linea: "1) E' inverno. La neve accade. Prendetelo come dato di fatto. 2) La neve è acqua. L'acqua si scioglie". Al punto 6 il primo cittadino si rivolge alle mamme apprensive: "Siete tanti "rappresentanti di classe". Se calcolate 2 rappresentanti di classe per classe significa che la domanda "ma domani chiudete le scuole?" me la potrebbero fare 80 persone. Capite che la strada per il vaff... è aperta". Al numero 11 tocca agli automobilisti: "Se non avete le gomme da neve state a casa". Il punto 14 è per chi ha in casa familiari anziani: "Se avete in casa un anziano/a non serve che faccia l'equilibrista in bicicletta per raggiungere il cimitero. Gli abitanti del posto non si muovono e possono attendere". Infine, al numero 19, spazio alla saggezza: "Vale sempre la frase dell'Alfonso: 'incazas no, tant la nef la sa daslengua'". Più o meno, "inutile arrabbiarsi, tanto la neve si scioglie".