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Migranti, minori non accompagnati al Papa: "Speranza che le cose cambino"

15 gennaio 2017 | 11.06
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(Xinhua)
(Xinhua)

Abbiamo la speranza che le cose possono ancora cambiare”. Con queste parole si chiude la lettera indirizzata a Papa Francesco in occasione della 103° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra oggi, da alcuni minori stranieri non accompagnati tra quelli che si trovano presso strutture di prima accoglienza a Lampedusa e a Siracusa, o frequentano i Centri diurni CivicoZero di Save the Children a Roma, Milano e Torino.

I messaggi di questi ragazzi sono pieni di timore, ma anche di speranza per il futuro, in cerca di integrazione e di pace. Sono ragazzi che provengono da Paesi diversi, con storie differenti, ma che dopo aver conosciuto, nei giorni scorsi, le parole che il Papa ha rivolto loro nel suo messaggio per la Giornata, hanno voluto fargli arrivare la loro voce attraverso gli operatori di Save the Children.

Speriamo che la forte voce del Papa a favore dei minori migranti possa far aprire finalmente gli occhi sulla tragica condizione vissuta da tanti bambini e adolescenti anche qui in Italia e in Europa. Bambini che, come dice il Papa nel suo messaggio, sono 'tre volte indifesi', perché minori, perché stranieri e perché inermi, quando forzati a vivere lontani dalla loro terra di origine e separati dagli affetti familiari”, ha dichiarato Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia. “Sono questi i bambini e gli adolescenti che incontriamo ogni giorno, con i nostri operatori, nei luoghi di sbarco come nelle grandi città, maggiormente esposti a rischi di sfruttamento e di abuso”.

Nel solo 2016 più di 25.800 ragazzi e ragazze, anche giovanissimi con meno di 10 anni, sono arrivati da soli via mare in Italia, più del doppio rispetto al 2015, quando erano 12.360, e tantissimi hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo nelle mani dei trafficanti per cercare la felicità e l’unico futuro possibile in Europa.

Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e promuovere i loro diritti, è impegnata in prima linea al loro fianco e per questo ha voluto far giungere al Papa questo messaggio, più che mai urgente, affinché le voci di questi ragazzi vengano ascoltate e trovino risposta piena in Italia e in Europa. L’iniziativa del Pontefice di dedicare ai minori stranieri soli la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato è un gesto di ulteriore attenzione e di fondamentale importanza per sottolineare il dovere di tutelare questi ragazzi e dare loro un’accoglienza che sia prima di tutto dignitosa.

“E’ con rinnovata forza che chiediamo al Parlamento di approvare senza ulteriori ritardi la legge per dotare l’Italia di un sistema organico di protezione e accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e chiediamo ai Paesi membri dell’Unione Europea di rendere finalmente operativo il sistema di ricollocamento, per dare una alternativa di viaggio legale e protetto a quei minori soli che, una volta giunti nel nostro Paese, proseguono il loro cammino mettendosi nelle mani di nuovi trafficanti”, spiega ancora Claudio Tesauro.

La cosa più urgente e concreta che l’Italia può fare per loro - spiega ancora Save the Children, che ormai da tre anni porta avanti questa battaglia - è l’approvazione definitiva in Parlamento della legge che interviene sugli aspetti fondamentali per la vita dei minori migranti che arrivano in Italia senza genitori o adulti di riferimento: dalla procedura per accertare la minore età agli standard dell’accoglienza; dalla promozione dell’affido familiare alla figura del tutore, dalle cure sanitarie all’accesso all’istruzione, tutti tasselli fondamentali di una buona integrazione.

"Ma non tutti i minori stranieri che arrivano in Italia - rileva Save the Children - vedono nel nostro Paese la loro destinazione. Tra tutti coloro che sono sbarcati sulle nostre coste nel 2016, infatti, più di 6.000 di loro provengono da Eritrea (3.832, il gruppo più numeroso in assoluto tra tutti i Paesi di origine), Somalia (1.584), Etiopia (401), Siria (220) e Palestina (110): salvo pochissime eccezioni questi ragazzi sono fortemente determinati a raggiungere il più in fretta possibile altri Paesi europei dove si sono già integrati familiari o amici. Per farlo si rimettono nelle mani dei trafficanti per attraversare le frontiere, correndo gravi rischi di violenza e sfruttamento".

In particolare, gli oltre 4.000 ragazzi e ragazze provenienti da Eritrea e Siria, "avrebbero potuto e potrebbero raggiungere legalmente altri Paesi europei attraverso la misura del ricollocamento, che oggi non viene loro garantita. E’ invece indispensabile assicurare loro una strada legale e protetta per il trasferimento verso altri Paesi dell’Unione Europea".

Oggi Save the Children lancia #NonFarloSparire, una forte campagna di comunicazione social dedicata ai minori stranieri non accompagnati che, in assenza di alternative, si rendono “invisibili” per continuare il loro viaggio verso altri Paesi europei o spariscono nel nulla, esposti al rischio di cadere nelle reti di trafficanti o sfruttatori senza scrupoli. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e coinvolgere il più ampio numero di persone possibile in particolare nella richiesta al Parlamento di approvazione immediata della legge per l’accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati.

Nel corso della giornata, verranno pubblicate sui profili Facebook e Instagram di Save the Children le foto di alcuni minori migranti, ognuna delle quali scomparirà entro due ore, chiedendo agli utenti di fare uno screenshot dell'immagine e di pubblicarlo sul proprio profilo con l'hashtag #NonFarloSparire. In aggiunta, alle ore 13 di domenica, su tutti i profili social dell’Organizzazione, il logo di Save the Children scomparirà in segno di protesta per la scomparsa di questi minori nell'immobilismo delle istituzioni italiane che tardano nell'approvazione della legge.

Sulla pagina www.savethechildren.it/non-farlo-sparire verranno pubblicati una serie di articoli che descrivono i benefici che la legge porterebbe in termini di protezione, accoglienza, supporto e integrazione ai minori stranieri non accompagnati in Italia.

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