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Fumo e fiamme: Genova accerchiata dagli incendi

17 gennaio 2017 | 08.27
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Fumo e fiamme: Genova accerchiata dagli incendi

Continueranno ad essere ore di emergenza e di grande attenzione su tutta la Liguria per l'emergenza incendi. "Continua lo stato di grave pericolosità" e si "sposta in particolare nel ponente ligure, dove nelle prossime 36 ore è previsto l’aumento del livello di rischio". Lo hanno spiegato il Presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone. Apertura no stop della centrale operativa dell’antincendio boschivo e della sala della Protezione civile.

In tutto sono 143 le unità che sono entrate in azione nelle ultime 24 ore sui diversi fronti, uomini della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco operativi per mettere in sicurezza i versanti dei due incendi. Oltre a loro, come spiegano ancora dalla Regione, 100 volontari al lavoro sul territorio e cinque i canadair di cui tre impegnati sull’incendio di Pegli, uno su quello di Nervi, uno su quello di Andora-Cervo: tutti e tre i roghi sono ancora attivi ma sotto controllo.

"L’emergenza incendi che interesserà la Liguria ancora nelle prossime 36 ore – ha spiegato Giampedrone - è dovuta al combinato disposto di due fattori: il vento, che sta interessando tutta la regione con raffiche che hanno raggiunto anche 150 chilometri orari sulla costa, e la siccità del terreno. Per questo è indispensabile prestare la massima attenzione a tutti i divieti previsti in questi casi: è vietato accendere qualsiasi fuoco, bruciare materiale vegetale o altro oppure, ancora, mettere in funzione apparecchi elettrici nei pressi delle aree interessate".

Sul territorio ligure non piove da circa 60 giorni, il terreno è secco. E due nuovi incendi sono divampati a Genova Staglieno e a Varese Ligure in località Caranza, nello spezzino. "Diversi sfollati - ha concluso Giampedrone - tutti di tipo precauzionale, incrementata la forza sul territorio vicino agli abitati. Tutti sono tornati nelle loro abitazioni e non c'è stato alcun coinvolgimento né delle abitazioni né di persone, ferite o che hanno avuto problemi di intossicazione".

Intanto è stato individuato dai carabinieri del nucleo forestale di Genova un possibile autore dell'incendio. Dalle prime informazioni sembra si tratti di un operaio, 45enne, al lavoro per una ditta in appalto che opera per conto di Autostrade. Secondo gli inquirenti sarebbe stato al lavoro proprio nei pressi del viadotto dell'autostrada A12 dove si è scatenato l'incendio ieri mattina. Mentre sistemava un paramasso con un flessibile sarebbero partite scintille dall'attrezzo da cui poi è nato l'incendio. L'uomo verrà segnalato all'autorità giudiziaria in queste ore, per incendio colposo.

Tre le scuole chiuse della delegazione, a causa dell'emergenza: si tratta della succursale del liceo Mazzini, la scuola media Alessi in piazza Bonavino e la scuola dell'infanzia statale della Val Varenna, Le Pratoline. Rimarranno chiuse fino a fine emergenza.

In mattinata l'autostrada A10 è stata chiusa per quasi 5 ore - data la vicinanza con il fronte dell'incendio - con uscita obbligatoria a Genova Voltri, per chi proviene dal ponente verso Genova. Il tratto tra Genova Voltri e Genova Pegli è stato poi riaperto.

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