Alle emergenze dovute al maltempo e al terremoto nell'Italia centrale, la "famiglia con le stellette" ha risposto con un impegno "straordinario". E' il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, a sottolinearlo all'AdnKronos a cinque mesi dal primo, gravissimo sisma ad Amatrice. “Il nostro primo pensiero -premette Graziano- è rivolto alle vittime di questa immane tragedia che ha colpito Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche e a quanti stanno vivendo le difficoltà di una situazione senza precedenti per portata e gravità. Una situazione straordinaria, che ci ha imposto di mettere in campo forze straordinarie", dice tracciando un primo bilancio dell'impegno delle Forze Armate.
Fin dal 24 agosto scorso, giorno della devastante scossa sismica di Amatrice, "le Forze Armate, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, hanno impiegato i propri assetti specialistici – circa 2.000 militari – per il soccorso alle popolazioni, il ripristino delle infrastrutture essenziali, la verifica della stabilità degli edifici, le ricognizioni e il trasporto aerei e lo sgombero delle macerie. Il nuovo evento sismico del 18 gennaio scorso, unito a nevicate di eccezionale entità, ha richiesto un immediato incremento dei militari dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri, che sono diventati in poche ore circa 3.300, con oltre mille mezzi, tra speciali del genio, cingolati e ruotati".
A questi militari si aggiunge il contributo della Guardia di Finanza, che fa parte della "grande famiglia con le stellette", rileva Generale Graziano, e che fin dal primo momento ha affiancato le Forze Armate intervenute.
“Ai soldati, ai marinai, agli avieri, ai carabinieri e ai finanzieri, impegnati in questi mesi, va la gratitudine delle Forze Armate per quanto stanno compiendo, con spirito di sacrificio, spesso senza sosta e in condizioni proibitive, per cercare di lenire i disagi che la popolazione del Centro Italia sta patendo”, ha proseguito il Generale Graziano.
“Voglio, inoltre, aggiungere il ringraziamento e l’apprezzamento delle Forze Armate a tutti coloro che, con uniformi e casacche di diversi colori e a vario titolo, stanno operando nell’ambito della macchina dei soccorsi attivata dalla Protezione Civile. Tra loro, una menzione particolare la voglio rivolgere alle squadre di soccorso alpino dei vari Corpi ed enti che, grazie alle particolari capacità e addestramento, sono intervenuti, fin dal primo momento, nelle situazioni di maggiore difficoltà”, prosegue il Capo di Stato Maggiore della Difesa.
“In particolare, da alpino e uomo di montagna, ben conoscendo i rischi e le difficoltà che i nostri reparti specializzati al movimento su terreni impervi affrontano per portare soccorso alle popolazioni rimaste isolate in aree montuose, desidero indirizzare il mio personale plauso ai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di L’Aquila, che hanno agito -osserva- con professionalità, coraggio e sprezzo del pericolo, giungendo per primi sul luogo del disastro" all'hotel Rigopiano di Farindola.
