"Conta più la composizione di una giuria o che una ragazza di 21 anni venga trasformata nel bersaglio di un bullismo mediatico rabbioso e sproporzionato?". E' quanto si domanda la giovane youtuber Greta Menchi, da qualche giorno nel mirino del web per la sua partecipazione a Sanremo come membro della giuria degli esperti. Da quando è stata comunicata la notizia la star dei social, considerata da molti utenti priva di competenze musicali e inadatta a svolgere un ruolo così importante, ha ricevuto una pioggia di critiche, e non solo. I suoi account sono stati inondati da commenti irripetibili, per lo più pesanti insulti a sfondo sessuale, che l'hanno spinta a postare un lungo intervento su Facebook.
"Quando ho accolto con entusiasmo la proposta di Sanremo", ha raccontato la ragazza, "avevo messo in conto anche le critiche. Che sono sempre legittime. Quello che avevo sottovalutato, da donna, era che spesso sui social network la critica trascende a insulto sessista, il disaccordo diventa volgare insinuazione, il giudizio si trasforma in aggressione verbale". "Amo la rete e sono perfettamente consapevole che il percorso che sto facendo è merito del web", ha continuato, "Ma esiste un limite oltre il quale non si dovrebbe mai andare. In un paese civile questo squallido sessismo non è più accettabile. E' violenza gratuita. Ingiustificabile quando si scatena per futili motivi".
La Menchi, che ha condiviso gli screenshot dei commenti più pesanti, ha poi concluso il suo intervento rivolgendo un appello agli utenti: "Ecco, a quelli che si scandalizzano per la mia presenza a Sanremo, chiedo di ritrovare il senso delle proporzioni e indirizzare la propria indignazione verso certe derive misogine e sessiste. Conta più la composizione di una giuria o che una ragazza di 21 anni venga trasformata nel bersaglio di un bullismo mediatico rabbioso e sproporzionato?".
