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Startup, con 'Erasmus Campania' 1,8 mln per esperienze all'estero

27 maggio 2017 | 14.46
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(Fotogramma)
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Borse di mobilità per startupper, giovani imprenditori o aspiranti imprenditori campani che avranno la possibilità di fare esperienze all'estero non solo in imprese, ma anche in atenei, incubatori, acceleratori e altre strutture di supporto alla creazione e sviluppo di impresa. Con 'Erasmus startup in Campania' la Regione Campania ha stanziato complessivamente 1,8 mln di euro per tre anni, come riporta finanziamentistartup.eu, a valere sui fondi Por Fse 2014-2020, con l'obiettivo di favorire l'internazionalizzazione delle startup.

"L'idea - spiega all'Adnkronos l'assessore regionale alle Startup e Innovazione Valeria Fascione - nasce dalla considerazione che, oggi come oggi, le startup nascono e devono essere già orientate a una logica internazionale".

"Questo però non è scontato - prosegue - ed è necessario dunque un supporto in termini di competenze. Lo strumento dell'Erasmus crea una community internazionale di persone e 'pesca' sia nel bacino universitario, come ricercatori o professori, sia ragazzi nel mondo delle startup innovative".

La principale differenza tra 'Erasmus startup Campania' e il programma europeo di scambio per imprenditori sta nel fatto che la Regione Campania ha previsto la possibilità di fare un'esperienza non solo in un'impresa, ma anche in centri di ricerca, università, incubatori. "Se puntiamo sulle competenze è importante - sottolinea Fascione - che i ragazzi possano andare in luoghi dove trovano persone in grado di dare loro supporto".

Il periodo di permanenza all'estero va da un mese a sei mesi. Il finanziamento per ogni singola borsa di studio è costituito dal contributo per le spese previste per la mobilità (viaggio e soggiorno) e per eventuali servizi di tutoraggio erogati dall'impresa o dalle strutture di supporto all'impresa. Il sostegno finanziario è calcolato su base mensile, riflette il costo della vita del Paese di destinazione e i tetti massimi sono fissati in analogia con quanto disposto dalla Commissione Europea.

I beneficiari possono essere "sia potenziali imprenditori sia startup già costituite - sottolinea Fascione - Una novità che abbiamo inserito è che si può andare in due: spesso nelle nuove compagini c'è chi è più orientato al prodotto, chi è più orientato al mercato. Andare in due, con una doppia ottica, ottimizza l'esperienza".

I Paesi per i quali è possibile partire sono tutti quelli dell'Unione europea, ma non solo. Tra le destinazioni, ad esempio, anche gli Usa, la Cina, Israele. Nella candidatura va specificato il progetto di mobilità definito con l'imprenditore o la struttura ospitante, con il programma di attività comprensivo del cronoprogramma.

"Stiamo intessendo una rete formalizzata con gli hub - osserva l'assessore regionale - Ad esempio con la municipalità di Pechino abbiamo chiuso un accordo per la promozione della mobilità degli startupper, a giugno chiuderemo un accordo con un incubatore tedesco, puntiamo a chiudere un accordo, in autunno, con Israele e a luglio negli Usa. Avere una rete strutturata di rapporti e un legame istituzionale facilita".

Londra, Barcellona, ma anche la Svizzera sono tra le destinazioni più richieste dagli startupper campani, che sono attivi soprattutto nei settori del digitale, dell'innovazione per l'agricoltura, dell'Ict, dei servizi di supporto innovativi per la fruizione del patrimonio culturale e i servizi turistici.

E sul fatto di avere una delega specifica sulle startup l'assessore Fascione spiega: "E' legata a doppio filo con quella sull'Innovazione. La startup ci aiuta a promuovere l'innovazione nei settori tradizionali, ma anche nella pubblica amministrazione". Non solo. "Puntiamo ad attrarre talenti sul territorio attraverso la presenza della Apple Academy - ricorda Fascione - Abbiamo investito 7 mln di euro in borse di studio per sostenere talenti: sono ragazzi molti bravi, che vengono da tutto il mondo e lavorano insieme ai nostri". Un'altra opportunità verrà dalle risorse stanziate con il bando a sostegno delle startup innovative. "Si tratta di 15 mln di euro - conclude Fascione - per tutto il processo di sviluppo delle startup con progetti che possono andare dai 50mila ai 500mila euro".

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