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Sicilia: Apprendi 'Anche Ars si batta contro il turismo sessuale minorile'

27 luglio 2017 | 15.04
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Sicilia: Apprendi 'Anche Ars si batta contro il turismo sessuale minorile'

Ogni anno sono circa tre milioni le persone nel mondo, uomini ma anche donne, che raggiungono mete esotiche per turismo sessuale, preferibilmente con minori. Una piaga "odiosa", "eppure c'è un silenzio inspiegabile su questo argomento". E' la denuncia del deputato regionale del Pd all'Ars Pino Apprendi che oggi ha presentato alla stampa la mozione che "impegna il Governo regionale ma anche l'Assemblea regionale siciliana a cercare di arginare questo fenomeno, o quantomeno sensibilizzare le persone". Presenti alla presentazione dell'iniziativa dell'esponente dem anche la capogruppo del Pd all'Ars Alice Anselmo, la consigliera d'amministrazione della Gesap Cleo Li Calzi e la Presidente dell'associazione Mete Onlus Giorgia Butera, ideatrice del manifesto contro il turismo sessuale che da un anno campeggia all'aeroporto 'Falcone e Borsellino' di Palermo.

"Con questa mia iniziativa intendo portare all'interno del palazzo, delle istituzioni tutte questa terribile piaga che è un crimine, uno dei peggiori- spiega Apprendi - Lo faccio con grande slancio anche perché dai dati emerge che questo paese, che si fa cadere le lacrimucce per qualsiasi cosa, ha il maggior numero di frequentatori di questi posti. La mia iniziativa ha l'obiettivo di fare attivare l'Ars ma anche Palazzo d'Orelans e le agenzie di viaggio e tutti coloro che lavorano nel turismo affinché ci si esprima in maniera chiara contro il turismo sessuale".

"Io so che è una battaglia contro un gigante che sono gli interessi economici - dice - Ma dobbiamo provarci. Apriremo un dibattito e ognuno si deve esprimere. Qualsiasi battaglia per i diritti civili deve avere come riferimento i giovani, che vanno informati. Questo è un fenomeno dilagante e noi dobbiamo cercare di arginarlo". E ancora: "E' un problema di assunzione di responsabilità da parte di chi gestisce il turismo - dice - Io ho visto che sia il Comune di Palermo che la società di gestione della Gesap hanno subito aderito alla campagna contro il turismo sessuale con manifesti affissi dentro l'aeroporto. Qualcuno si potrà chiedere a cosa serve. Beh, penso che guardarsi allo specchio è importante. Quindi fare una campagna in tutti gli aeroporti credo che sia utile".

Li Calzi (Gesap), Abbiamo aderito al progetto facendo affiggere manifesti in aeroporto

L'ideatrice del manifesto contro il turismo sessuale è Giorgia Butera che da anni si occupa di diritti civili. "Il turismo sessuale minorile è un fenomeno imbarazzante e ci siamo accorti che si fa poco in merito, c'è anche poca informazione. E, soprattutto, pochissimi accordi internazionali dal punto di vista legislativo. Io ringrazierò sempre il Comune e la Gesap perché mi hanno dato la possibilità, già un anno fa, con dei poster da affiggere negli aeroporti. E altri manifesti saranno affissi, grazie a un accordo con Enac, in tutti gli aeroporti italiani. Non parliamo di adolescenti ma di bambini piccoli, anche di cinque anni. Chi viene abusato sono i figli della guerra e della povertà. Il mio impegno è stato portato anche al Consiglio delle Nazioni Unite, ma è molto difficile perché a vincere sono sempre gli accordi economici. Non si tutelano i bambini perché non ci si può inimicare alcuni paesi. So che è una cosa brutta da dire ma è la verità".

"Visto che l'aeroporto è la porta di accesso di una società abbiamo aderito tempo fa molto volentieri alla richiesta di Mete Onlus e abbiamo affisso i manifesti contro il turismo sessuale in aeroporto", dice la consigliera d'amministrazione Gesap Cleo Li Calzi. "E poi - aggiunge - siamo al fianco per quello che riguarda la comunicazione pubblica di supporto a questo progetto". E' la stessa Li Calzi a ricordare anche che "fino a pochi anni fa c'era a Palermo una agenzia di viaggi che organizzava viaggi destinati al turismo sessuale, per fortuna ha chiuso".

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