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Sgombero a Roma, trovata soluzione per ex occupanti

23 agosto 2017 | 19.41
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Foto Adnkronos
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"Nella mattinata odierna, presso la Prefettura di Roma, si è tenuta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica volta ad esaminare- con tutti gli attori istituzionali coinvolti- soluzioni da mettere in campo per far fronte alla collocazione delle fragilità (famiglie con minori, disabili e anziani non autosufficienti), ancora presenti nello stabile di via Curtatone, sgomberato lo scorso 19 agosto". Lo comunica in una nota la Prefettura di Roma.

"Durante l’incontro, a cui, oltre al Questore e ai rappresentanti delle altre Forze di polizia, hanno partecipato l’assessore al patrimonio e alle politiche abitative di Roma Capitale, il segretario generale della Regione Lazio e i rappresentati dell’assessorato comunale alla persona, scuola e comunità solidale - prosegue - il Prefetto ha sollecitato tutti i presenti ad individuare una pronta risposta finalizzata a superare le criticità ancora esistenti in piazza Indipendenza".

"Dopo un lungo e approfondito confronto - spiega la Prefettura - favorito dalla mediazione del Prefetto, è stato condivisa una soluzione che vedrà la Idea Fimit S.G.R., Società che ha in gestione l’immobile di via Curtatone, mettere da subito a disposizione, senza oneri per l’amministrazione comunale e per un periodo di tempo di 6 mesi, alcune proprie unità abitative per la immediata collocazione alloggiativa degli aventi titolo, secondo modalità operative da definire in un Tavolo tecnico già convocato presso l’assessorato al patrimonio".

"La soluzione messa in campo - aggiunge la Prefettura - che consentirà di procedere a liberare definitivamente e in condizioni di sicurezza l’immobile sito in via Curtatone, sarà oggetto di attento monitoraggio da parte della Prefettura che, in prossimità della scadenza del termine dei sei mesi provvederà a convocare un nuovo Tavolo, per verificare le soluzioni nel frattempo messe in campo dagli Enti istituzionali coinvolti per una gestione strutturata della problematica".

FONTI CAMPIDOGLIO, MINACCE A EX OCCUPANTI PER FARGLI RIFIUTARE AIUTI - Agli operatori della Sala operativa sociale di Roma Capitale non viene più concesso di accedere nell'edificio di via Curtatone e si respira "un clima di forte intimidazione". Lo denunciano all'Adnkronos fonti del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale. "Spesso chi accetta le soluzioni proposte viene minacciato da altri occupanti affinché non accetti più", viene spiegato. "A oltre 60 persone che si trovano fuori dall'immobile di via Curtatone, nei giardini di Piazza Indipendenza, gli operatori della Sala Operativa Sociale hanno proposto una soluzione in strutture nell'area di Torre Maura - riferiscono le stesse fonti - Dopo aver inizialmente accettato l'opzione, l'hanno rifiutata in seguito a intimidazioni ricevute da altri ex occupanti o comunque persone presenti all'esterno". La stessa dinamica, viene sottolineato, si sta verificando per altre 20 persone a Boccea.

BALDASSARRE, 80 POSTI RIFIUTATI DA EX OCCUPANTI VIA CURTATONE - "Ancora una volta gli operatori della Sala Operativa Sociale (SOS) di Roma Capitale hanno garantito impegno, dedizione e professionalità al servizio della città. Voglio ringraziarli sentitamente per il supporto che stanno assicurando a tutte le persone in condizione di fragilità in seguito allo sgombero dell'immobile situato in via Curtatone disposto dalla Prefettura". Lo scrive su Facebook l'assessore capitolino alle Politiche sociali Laura Baldassarre. "Bambini, anziani, disabili e tante persone in difficoltà stanno ricevendo il loro sostegno umano e operativo, ponendo al centro di ogni azione le persone - sottolinea - E lo hanno dimostrato anche in questa occasione, occupandosi delle specificità di ogni singolo individuo per poi proporre soluzioni nel circuito di accoglienza capitolino. Ieri sono state accolte 20 persone tra donne sole con figli minorenni; disabili; soggetti diabetici, dializzati e affetti da problemi renali. Purtroppo molti hanno rifiutato le opzioni proposte, rimanendo così in una condizione di disagio. Per molte ore oggi, come accaduto nei mesi scorsi, non è stato consentito agli operatori l'accesso all'immobile di via Curtatone, poiché è stata giudicata a rischio la loro incolumità a causa del clima di forte tensione. Nonostante le difficoltà, hanno lavorato tutto il giorno per fornire accoglienza all'esterno. Purtroppo sono stati rifiutati 60 e 20 posti in due strutture della città". "Un importante contributo, per aiutare le persone sgomberate è stato prodotto dall'associazionismo e dal terzo settore, che auspichiamo sempre maggiore e operativo. Siamo dinanzi ad una congiuntura storica ed economica assai complessa, che registra una vastissima platea di persone in grave difficoltà e preda di un crescente impoverimento. Per fronteggiare questa situazione occorre l'impegno di tutte le istituzioni, mettere a sistema azioni e interventi di tutte le realtà, all'interno di un quadro unitario", aggiunge Baldassarre.

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